Conosciuta come pianta utile per stimolare la prestazioni cognitive e mnemoniche, il Ginkgo Biloba nasconde altre proprietà inaspettate. Scopriamole tutte.
Se vi recate in erboristeria e lamentate qualche disturbo della memoria, la risposta sarà immediata: Ginkgo! Originario della Cina e del Giappone, oggi quest’albero cresce in tutte le latitudini che offrono un clima temperato e viene spesso utilizzato come pianta ornamentale per l’arredo di viali e parchi cittadini.
Pensate, il Ginkgo Biloba è considerato l’albero più vecchio del pianeta, tanto che ne sono stati rinvenuti dei fossili risalenti addirittura a 250 milioni di anni fa! Il suo nome deriva dalla parola giapponese Yin-kuo, “albicocca d’oro”, mentre il termine Biloba fa riferimento alla forma della sua foglia, che presenta due lobi, come fossero i due emisferi di un cervello umano. Sarà per questo che è conosciuta come pianta della memoria? Assolutamente no! La sua fama è dovuta alle proprietà che albergano nelle sue foglie.
Sebbene alcuni studi sostengano che il Ginkgo Biloba influenzi le capacità cognitive e la memoria dei soli soggetti over 50, in realtà le proprietà di questa pianta sono da sempre utilizzate per migliorare l’apprendimento mnemonico di tutti gli studenti del mondo. Questo grazie ai flavonoidi e ai terpeni contenuti nelle foglie, che esercitano una valida azione antiossidante, in grado di migliorare le capacità cognitive.
Per questa ragione, numerose ricerche hanno evidenziato che nei pazienti affetti da aterosclerosi o da Morbo di Alzheimer, il Gingko riesce a rallentare il decadimento mentale. Ma non c’è bisogno di soffrire di patologie tanto severe per godere dei benefici naturali di questa pianta: ricorretene con fiducia ogni qual volta vi sentiate stanchi o affaticati, magari in conseguenza di un cambio di stagione o di un periodo di intenso stress.
Tra le proprietà del Ginkgo ricordiamo anche quella che agisce come fluidificante del sangue, perfetta per evitare la formazione di trombi e prevenire gli infarti, mentre grazie alla sua azione vasodilatatrice, potrete sfruttare questo rimedio naturale per alleviare i sintomi dell’asma o combattere i geloni. Proprio per questa sua proprietà il Ginkgo agisce anche come vasoprotettore, configurandosi come un ottimo alleato per migliorare l’elasticità di vene, arterie e capillari, nonché per combattere le emorroidi.
Per le stesse ragioni, le foglie di quest’albero riescono a migliorare l’afflusso del sangue nell’occhio, riuscendo a trattare la degenerazione maculare e il glaucoma. E per finire, se avete superato i 40 anni, sappiate che con il Ginkgo Biloba potrete contribuire a ritardare l’invecchiamento, grazie alla sua capacità di proteggervi dall’attacco dei radicali liberi.
La medicina cinese utilizza le foglie del Ginkgo per alleviare i sintomi di asma ed acufeni, mentre tra i rimedi omeopatici lo troverete sotto forma di granuli da usare contro il mal di testa e le tonsilliti.
Quello che dovete sapere è che solo le foglie possiedono proprietà terapeutiche. I frutti e i semi, al contrario, sono tossici e a contatto con la pelle possono dar luogo a dermatiti ed irritazioni cutanee.
Inoltre, proprio per le sue proprietà fluidificanti, il Ginkgo Biloba è vivamente sconsigliato nei casi in cui stiate assumendo farmaci contro i trombi, per scongiurare eventuali emorragie dovute all’interazione fra i due prodotti.
E se cominciate ad assumerlo durante il periodo estivo, sappiate che dovrete rinunciare alla tintarella: l’esposizione al sole è assolutamente da evitare, perché la combinazione fra raggi solari e Ginkgo Biloba potrebbe aumentare la sensibilità cutanea, aumentando i rischi di bruciature.
Grazie a tutti per l’attenzione!
Andrea