Sternocleidomastoideo è una delle parole più difficile della lingua italiana, che di solito nei corsi mette in crisi sempre qualcuno 😊 Il suo nome sembra uno scioglilingua e indica uno dei muscoli della parte anteriore del nostro collo.
Il muscolo sternocleidomastoideo è un muscolo doppio che origina da due capi, che sono nascosti nel suo nome: il capo sternale ed il capo clavicolare.
Il capo sternale vede origine dalla parte alta della faccia anteriore dello sterno, mentre il capo clavicolare origina dal quarto mediale della parte superiore della clavicola. I due capi si inseriscono al processo mastoideo dell’osso frontale e del terzo laterale della linea nucale superiore con un unico tendine comune.
Il ruolo di questo muscolo doppio è quello di farci estendere, flettere ed inclinare lateralmente la testa; ruota dal lato opposto il tratto cervicale della colonna vertebrale.
È uno dei muscoli accessori della nostra respirazione, aiuta ad elevare il torace in fase inspiratoria.
Diventa, quindi, un muscolo molto importante per la stabilizzazione ed il movimento della testa e visto il suo grande e continuo lavoro, è un muscolo che spesso soffre. Sono molte le persone che vedono il loro dolore in zona cervicale estendersi alla parte anteriore del collo in modo parecchio fastidioso.
Per rappacificarci con il nostro sternocleidomastoideo e calmare la situazione dolorosa diventa importante la postura. L’uso frequente del telefono che ci porta a flettere il capo in avanti o peggio ancora a tenerlo tra spalla ed orecchio può influire sulla contrazione di questo muscolo.
Influisce anche la scelta del cuscino ed il nostro modo di dormire che vanno a strapazzare il muscolo invece che permettergli il meritato riposo.
Diversi sport, inoltre, vanno a portare stress aggiuntivi soprattutto per la ripetizione di movimenti veloci e bruschi.
Il dolore poi può avere origine traumatica: il frequente colpo di frusta va ad influenzare molto lo sternocleidomastoideo, che viene provato anche dalla sindrome temporo mandibolare.
Le emozioni influiscono in generala sulla nostra salute muscolare, in particolare l’ansia va a colpire spesso i muscoli laterali del collo. La postura di chiusura va a contrarre lo sternocleidomastoideo senza che la persona se ne accorga se non quando il dolore inizia ad essere interessante.
In aggiunta, l’ansia va a alterare il normale e calmo ritmo respiratorio e l’alterazione del respiro va ad accorciare il normale lavoro della muscolatura portando a contratture che vedono coinvolti maggiormente i muscoli scaleni e gli sternocleidomastoidei.
L’attenzione alla nostra postura e alla nostra tranquillità mentale diventa necessaria per tutta la nostra zona cervicale, compresi questi muscoletti dal nome complesso.
Un sorriso,
Elena