Nell’articolo della scorsa settimana avevamo visto con il sartorio sia il muscolo più lungo del nostro corpo, oggi invece accenniamo al muscolo più esteso che è il gran dorsale.
Il grande dorsale è il muscolo dalla forma triangolare, che ricopre la parte inferiore e laterale del dorso. Viene diviso in 4 diverse parti: parte vertebrale, parte iliaca, parte costale e parte scapolare. La suddivisione ci indica i suoi punti numerosi punti di origine. La parte vertebrale origina dalla fascia lombo-dorsale e dai processi spinosi delle ultime sei vertebre dorsali. La parte iliaca origina dalla parte anteriore della cresta iliaca, mentre la parte costale prende il via dalla decima, undicesima e dodicesima costola. Infine, la parte scapolare origina dall’ angolo inferiore della nostra scapola.
Si inserisce sulla cresta del tubercolo minore dell’omero insieme al muscolo gran rotondo.
Nella parte superiore si trova in posizione sottostante rispetto al trapezio e la sua parte profonda va a relazionarsi con i muscoli intercostali, con gli obbliqui dell’addome e con il dentato posteriore.
Il gran dorsale si occupa di addurre, estendere e ruotare all’interno l’omero. Se prende come punto fisso l’omero, lavora come muscolo inspiratore facendoci innalzare le costole e ci porta ad iperestendere il tratto lombare e dorsale della nostra schiena lavorando sui due lati della colonna.
È il muscolo che ci permette di portare il bacino in anteroversione.
Per questo mix di funzioni, il gran dorsale ricopre un ruolo fondamentale per la saluta della nostra schiena: la sostiene e mette in collegamento parte alta e parte bassa del nostro corpo. Va da sé, quindi, che l’elasticità di questo muscolo sia un fattore basilare per la nostra postura ed il nostro benessere.
Il grande dorsale è spesso minacciato da vizi posturali e da vita sedentaria che ci portano a incurvare la nostra schiena, quasi richiudendoci su noi stessi. La tendenza ad ingobbirsi va proprio a colpire questo muscolo e comporta l’insorgenza di tanti acciacchi e doloretti muscolari che coinvolgono spalle, scapole e zona dorso-lombare.
Se tutto questo è frequente su chi fa una vita sedentaria, non è raro nemmeno su chi fa sport. È indispensabile, infatti, anche per gli sportivi fare esercizi mirati di rinforzo e di stretching per il grande dorsale, in modo da mantenerlo tonico, elastico e reattivo.
Nella sua grande capacità di darci sostegno e movimento e per la sua vasta superficie, entra a contatto con quasi tutti i muscoli della parte alta del corpo: il suo benessere o malessere va, di conseguenza, ad interferire con il resto della muscolatura.
La posizione del bambino che ci mostra lo yoga è un esercizio semplice e allo stesso tempo potente per mantenere la salute del nostro dorsale: un valido motivo per mettercelo in agenda ogni sera come esercizio di rilassamento e di riassesto serale.
Un abbraccio!
Elena