In questo articolo andremo insieme alla scoperta degli oli vettori, scoprendone gli utilizzi e le principali caratteristiche.
L’olio vettore è chiamato anche “olio di base” ed è un olio vegetale che viene estratto da frutti e semi oleosi.
La funzione dell’olio vettore è quella di diluire e veicolare un olio essenziale. Questo perché gli oli essenziali sono molto concentrati e quindi non si devono applicare mai direttamente sulla pelle in quanto, in tal modo, è possibile irritarla in modo anche consistente e con conseguenti effetti poco piacevoli.
Esistono diverse tipologie di oli vettore ed ognuno ha caratteristiche e proprietà ben specifiche.
Quai sono i principali e più conosciuti oli vettore?
L’olio di mandorle dolci, l’olio di Argan, l’olio di Jojoba, l’olio di Cocco, l’olio di Neem, l’olio di noci e molti altri…
Gli oli vettore si estraggono dalle parti più grasse di alcune piante e di norma non hanno odori specifici (e non evaporano).
Il lato negativo è che hanno un periodo di conservazione a volte molto molto breve e irrancidiscono molto facilmente, perdendo ovviamente ogni loro proprietà.
Qual’è il corretto rapporto quantitativo tra olio vettore e olio essenziale?
Di norma il 100 ml di un olio vettore si aggiungono un quantitativo di gocce di oli essenziali non superiore a 40. Si consiglia di mischiare tra di loro non più di 4-5 oli essenziali differenti, accertandosi che siano al 100% puri.
Chiaramente questa è un’indicazione di massima poichè dipende chiaramente dall’uso che se ne deve fare (massaggi, uso cosmetico, aromaterapia, etc…), oltre ovviamente a parametri ben specifici come l’età e la condizione fisica dell’utente che andrà ad utilizzarli.
Un olio vettore valido deve essere preferibilmente estratto tramite processi meccanici, come ad esempio la spremitura a freddo, poichè in tal modo vi è la garanzia di mantenere intatte le proprietà benefiche dell’olio. Esistono anche procedimenti chimici di estrazione.
Alcuni oli invece, come l’arnica e l’iperico, sono oleoliti e cioè si ottengono attraverso le tecnica della macerazione.
Grazie come sempre per l’attenzione!
Andrea