Il colore Grigio non vi affascina? Comprensibile. Ma aspettate di conoscere come la Cromoterapia sfrutta il potere di questa tinta: cambierete subito idea.
Difficile considerare il Grigio come un vero e proprio colore. Spenta e anonima, questa tonalità richiama alla mente l’indefinito, il momento sospeso, l’incertezza, il dubbio. E non avete tutti i torti. Pensate, persino la sua realizzazione non è univoca. Come tutti sanno, infatti, il Grigio si ottiene mescolando il bianco e il nero, ma si raggiunge lo stesso risultato mischiando in parti uguali i tre colori primari, il Rosso, il Giallo e il Blu.
Sia come sia, il Grigio è il re delle tonalità neutre e l’occhio umano può riconoscerne fino a 16 gradazioni diverse: insomma, dal grigio fumo al grigio perla, le possibilità sono davvero tante! Ma cosa ci racconta questo colore?
La prima cosa a cui si pensa quando si nomina il colore Grigio è la tipica giornata uggiosa invernale: fredda, cupa, triste. In realtà, invece, il grigio simboleggia alla perfezione l’equilibrio fra gli opposti, la metà strada fra l’ombra del nero e la luce del bianco. Ed è forse anche per questo motivo che ricorriamo all’espressione “zona grigia” quando vogliamo parlare di qualcosa di poco chiaro, di misterioso, di ambivalente.
Ma parliamo anche di “eminenza grigia” quando desideriamo indicare una persona influente che lavora dietro le quinte, di “materia grigia” per riferirci all’intelligenza, di “personalità grigia” per descrivere un individuo senza carattere, né carisma. Insomma, il grigio si presta ad ogni tipo di interpretazione, probabilmente proprio in virtù della sua indefinitezza.
Per la stessa ragione, anche il suo significato nel corso della storia ha subito numerose modifiche. Prima dell’avvento del Cristianesimo il Grigio era il colore del lutto, ma durante il Medioevo venne accostato all’idea di Resurrezione, probabilmente anche grazie alla dualità espressa dalla mescolanza fra il bianco e il nero.
Nel Medioevo, inoltre, diventò il colore degli abiti indossati dai frati, mentre in tempi ben più recenti, grazie al Principe di Galles, divenne la nuance preferita dalla moda maschile, che la utilizzò per realizzare abiti in grado di sprigionare potere ed autorevolezza. Oggi, è il colore preferito dagli uomini d’affari. E una ragione c’è.
Se è vero, come è vero, che la Cromoterapia si prende cura del nostro stato d’animo e del nostro benessere mentale e psicologico, è normale chiedersi cosa potrà mai fare per noi questo colore così triste e spento.
Ebbene, qualcosa può. Innanzitutto, ci protegge: dalle emozioni troppo forti, dalle energie negative dell’esterno e dalle tensioni emotive. Se pensate di ricorrervi, cercate però di non esagerare: a lungo andare potrebbe stimolare una certa sensazione di inadeguatezza e limitare la vostra capacità di adattarvi al presente.
Ma il colore Grigio esprime anche una certa freddezza e distacco, non esente però da una buona dose di autorevolezza. Ed ecco perché è la tonalità preferita dai manager, dai procacciatori d’affari e dagli uomini dell’establishment e della finanza, che per ovvie ragioni devono emanare affidabilità e sobrietà.
Infine, è la tonalità che fa per voi se avete problemi di iperattività: il Grigio favorisce la sedentarietà, pertanto se il vostro lavoro vi costringe a passare ore ed ore seduti davanti al computer o a sudare su tabelle e bilanci, vi aiuterà a restare quieti e ad affrontare con più serenità le lunghe ore di monotonia.
Inoltre, ricordate che niente vi vieta di alleggerirlo con qualche dettaglio colorato, che contribuirà ad aumentare la vostra energia ed allegria, nonché a rendere più frizzante un altrimenti monotono outfit. Via libera quindi a collane, foulard, borse se lo avete scelto per il vostro abbigliamento o, nel caso l’abbiate usato per i vostri ambienti, a cuscini e dettagli di arredamento colorati per rallegrarvi e concedervi una sferzata di vivacità.
Grazie a tutti,
Andrea