La terapia dei trigger Point per il trattamento del dolore muscolare – di Donna e Steven Finando
Il libro di cui vogliamo parlarvi in questo articolo riguarda i famosi trigger point, i punti che a livello miofasciale vanno disattivati per trattare un dolore muscolare.
Mi sono imbattuta in questo testo quasi per caso, era lì presente da tempo nella mia libreria, uno di quei libri comprati e poi parcheggiati, in attesa di trovare il proprio tempo di lettura. Ammetto di aver fatto un errore di valutazione: credevo fosse un libro adatto per una lettura serale estiva, tisana in mano, mente quasi in relax. In realtà, è un libro da studiare, a cui dedicare la massima attenzione parola per parola, riga per riga; motivo per cui dopo due vani tentativi serali in cui alla fine mi rendevo conto che non avevo capito neanche la metà dei concetti, mi sono ritrovata a studiarlo di giorno, evidenziatore in mano e quadernino per schematizzare i concetti chiave.
Da qui il nostro primo consiglio, abbandonatevi a questo testo molto interessante ed utile per un operatore olistico che tratta problematiche muscolari, con attenzione e tempo; non pensatelo come un libro di lettura, ma come un vero e proprio libro di testo. E dedicategli la stessa attenzione come se aveste poi un esame a fine lettura… altrimenti rischiate di perdere solo tempo.
Il lato interessante, a mio avviso, è l’approccio energetico: i due autori sono entrambi agopuntori e portano a livello miofasciale, visione classica occidentale, il concetto di Qi e le basi della Medicina Tradizionale Cinese. Diciamo che ho apprezzato molto la loro spiegazione di Qi e la loro ferma intenzione a non tradurre un termine che non può avere traduzione in una lingua ed in una cultura occidentale (pensiero condiviso anche da Giovanni Maciocia – citato nel paragrafo dedicato e grande studioso di Medicina Tradizionale Cinese).
Il primo step che pongono come fondamentale per il trattamento del doloro muscolare è la capacità di guardare, osservare. Osservare il nostro ricevente, come si muove, come cammina, come si siede per captare le problematiche muscolari e posturali prima ancora che ci vengano raccontate. Un modo di ascoltare visivamente e poi attraverso il tatto, i muscoli vanno sentiti, individuati, isolati. E diventa, quindi, fondamentale conoscere l’anatomia umana. Tassativo.
E qui abbiamo la parte forte del testo: tante ma proprio tante illustrazioni chiare e pulite dei muscoli (la quarta di copertina parla di circa 300 disegni a colori).
Ogni muscolo viene preso in considerazione, viene indicato il punto di attacco distale e prossimale, ci viene spiegato come trovarlo al tatto. Per ogni muscolo gli autori ci indicano lo schema di propagazione del dolore e i fattori che possono portare il dolore in quel determinato muscolo. Infine, parte secondo me assai interessante, ci indicano oltre a quelli che sono i trigger point maggiormente diffusi, gli esercizi di allungo muscolare sempre tutto diviso per muscoli.
Vi consiglierei non solo di studiare questo testo, ma anche di tenerlo a portata di mano in studio per una rapida consultazione anche con il cliente presente, in modo che visivamente sia facile anche per lui capire il perché ed il per come di un dolore muscolare.
Sicuramente non un testo per neofiti, scritto da due sanitari statunitensi con un linguaggio per sanitari, per cui noi operatori olistici dobbiamo capire e filtrare cosa sia effettivamente campo nostro e cosa campo sanitario; ma un libro importante, che risponde a tante domande che ci poniamo ogni volta che trattiamo un dolore muscolare.
Se vi interessa acquistare questo libro lo potete trovare qui: amzn.to/3lwbx9f
Buona lettura,
Elena