La tibia si vede coinvolta in due muscoli, il tibiale anteriore ed il tibiale posteriore. Due muscoli forse sottovalutati, ma che possono creare processi infiammatori sua dell’arcata plantare che della zona tibiale.
Il muscolo tibiale anteriore origina sulla superficie della faccia laterale della tibia, dalla fascia crurale, dalla porzione superomediale della membrana interossea e dal setto intermuscolare.
Ha una forma triangolare e termina con un tendine che si inserisce sulla parte plantare dell’osso cuneiforme mediale e dell’osso del metatarso.
Il tibiale anteriore di permette di flettere dorsalmente il piede, di addurlo e di ruotarlo verso l’interno.
È un muscolo importante soprattutto per chi corre e fa atletica, ma anche per chi danza o gioca a pallavolo, tennis, calcio e rugby… D’altra parte basta aver una volta sola male al tibiale anteriore per rendersi conto di quanto importante sia nella deambulazione.
Il tibiale posteriore è un muscolo profondo della zona posteriore della parte della gamba che va da ginocchio a caviglia. Origina dalla faccia posteriore e mediale della tibia, dalla parte superiore della membrana interossea e dai setti intermuscolari circostanti. Si colloca in profondità rispetto al soleo e finisce con un tendine che decorre dietro il malleolo interno per fissarsi da una parte all’osso scafoide e dall’altra alle ossa cuneiformi.
Il tibiale posteriore si occupa della flessione plantare e di sostenere l’arcata plantare.
Con il termine periostite si intende l’infiammazione del periostio, la membrana connettivale che avvolge la parte esterna dell’osso, lasciando libere le parti articolari e le zone di inserzione dei tendini.
La periostite tibiale è tra le più note e diffuse e può riguardare sia il tibiale anteriore che quello posteriore. Si manifesta con un forte dolore che dapprima scopare man mano che il muscolo si scalda e poi se il disturbo evolve si manifesta anche a riposo. Può essere acuta o cronica, può essere mono laterale o interessare entrambe le gambe.
Il processo infiammatorio può avere anche una causa infettiva, ma molto più spesso è causata da allenamenti eccessivi, errori di carico e problemi posturali, scarpe non adatte, obesità… La soluzione se la causa è un eccessivo carico consiste in riposo, ghiaccio, eventualmente in una cura farmacologica ed interventi fisioterapici.
Come sempre, oramai lo sapete, sempre meglio prevenire ed evitare ai muscoli una condizione di sofferenza che, comunque, rimane nella memoria del corpo. Quindi, mantenere il peso forma, allenarsi in modo corretto ed utilizzare scarpe adatte ai nostri piedi e alla nostra postura in ogni occasione.
Un sorriso,
Elena