Anche per la Medicina Tradizionale Cinese, il cibo è fonte di energia fondamentale per la vita. Gli alimenti che assumiamo posso darci più o meno energia e possono andare ad influire sul nostro livello di benessere.
Come abbiamo già visto più volte, ad ognuno dei 5 Elementi e ad ogni coppia di Meridiani viene abbinato un determinato sapore (Legno-acido, Fuoco-amaro, Terra-dolce, Metallo-piccante, Acqua-salato), teoria che va ad enfatizzare come determinati sapori possano andare a lavorare in deficit o in eccesso su vari aspetti del nostro essere.
Ma la Medicina Tradizionale Cinese ci consiglia non solo cosa mangiare ma anche come: regole banali, che ci ricordano le raccomandazioni dei nostri nonni, ma che, purtroppo, nel nostro quotidiano spesso dimentichiamo.
Non insieme forse, ma il movimento è essenziale per far muovere il Qi. Il nostro soffio vitale, la nostra energia è movimento, se si blocca stiamo male o ancora peggio moriamo. Il Qi ha bisogno che il nostro corpo si muova, d’altra parte l’MTC dà molta importanza a quelle che sono semplificate come ginnastiche energetiche, il Qi Gong e il Tai Chi.
Se ci muoviamo il Qi può mantenere un proprio ritmo armonioso ed equilibrato e gestire al meglio anche tutta la parte di digestione e l’energia che ci porta il cibo. Possiamo mangiare benissimo, in modo iper corretto, da manuale, ma se non dedichiamo almeno mezz’ora al giorno all’attività fisica non staremo bene. D’altra parte, tutto in MTC è un gioco di squadra motivo per cui è essenziale unire cibo, respirazione, attività fisica e quant’altro per mantenere alto il nostro livello energetico.
Il cibo, poi, va masticato con calma, con cura, in modo che il momento del pasto sia vissuto con consapevolezza e senza voracità. Se mangiamo di foga, senza masticare, non ci rendiamo neanche conto di quanto e di cosa ci stiamo nutrendo, correndo il rischio di mangiare troppo, oltre a non goderci il gusto. Dall’anatomia e fisiologia sappiamo che il primo step della nostra digestione si svolge proprio in bocca, grazie ai denti e alla saliva; a livello energetico questo stesso passaggio è fondamentale perché il Meridiano di Stomaco, competente del lavoro in questione, nasce a livello degli occhi e scende fino a toccare la mandibola e l’articolazione temporo-mandibolare. Masticando diamo movimento ed imput energetico al Meridiano di Stomaco.
L’equilibrio è fondamentale, dovremmo mangiare con moderazione, evitando gli eccessi soprattutto di cibi e cotture elaborate che rischiano di disperdere l’energia degli alimenti (se tutto è energia, ogni cibo ha un suo proprio Qi che va a comunicare con il nostro).
Nello scegliere la quantità di cibo da mangiare dobbiamo tener conto della nostra età e di cosa abbiamo fatto/dovremmo fare durante la giornata, senza andare mai in deficit o in eccesso.
La temperatura dei cibi è importante: non si dovrebbe dare al corpo uno shock termico che richiederebbe uno sforzo energetico eccessivo per gestirlo.
L’ideale sarebbe fare 3 pasti equilibrati al giorno, in modo che i Meridiani di Milza e Stomaco abbiano il tempo di gestire bene il loro lavoro evitando momenti di sovraccarico e momenti di inattività prolungata: l’intervallo indicato tra un pasto e l’altro è di 5/6 ore.
Mentre mangiamo dobbiamo evitare di avere cattivi pensieri o di svolgere altre attività: niente telefono, giornale o televisione, stiamo vivendo un momento di ricarica energetica a cui prestare la nostra totale attenzione. Discutere a tavola, prendere decisioni importanti, apprendere brutte notizie mentre mangiamo andrà a creare situazioni energetiche di disequilibrio importante.
Finito di mangiare, il consiglio è di fare almeno 100 passi sempre per creare un movimento energetico.
Durante i pasti è sconsigliato bere troppo, l’acqua è per natura fredda e yin e rischia di interferire con il calore generato dal pasto. Ideale è bere durante il giorno e come ben sappiamo, per la MTC la bevanda per eccellenza è il the, non troppo caldo né freddo, considerato l’elisir di lunga vita.
Sono da evitare, invece, sempre bevande zuccherata e gasate.
Un sorriso,
Elena