Problemi digestivi? Una bella tisana al Finocchio selvatico e sarete di nuovo in forma!
Nella lingua italiana il termine “infinocchiare” è utilizzato al posto dei più formali verbi “ingannare” e “raggirare”. E questo perché l’aroma del Finocchio selvatico, conosciuto anche come Finocchietto, nell’antichità veniva sfruttato per mascherare il sapore di vini e insaccati di bassa qualità.
Oggi, invece, il Finocchio è particolarmente apprezzato per il suo inconfondibile sapore, che abbonda nella cucina sicula e sarda, e per le sue proprietà terapeutiche, che ne fanno un indispensabile alleato per trattare i disturbi gastro-intestinali.
Questa pianta aromatica cresce in modo spontaneo nelle zone costiere della nostra penisola e, soprattutto nelle isole, viene aggiunto con generosità nei piatti a base di carne e pesce. Ma il suo valore non è riconosciuto solo in cucina. Pensate che il Finocchio selvatico vanta talmente tante proprietà da essere tenuto in grande considerazione anche dalla fitoterapia, che lo prescrive per il trattamento di una vasta gamma di disturbi. Ma scopriamo più nel dettaglio a cosa serve il Finocchio selvatico.
Insomma, vale sempre conservare in credenza un pacco di Finocchietto selvatico: le occasioni in cui approfittare delle sue proprietà sono davvero moltissime!
In erboristeria potrete trovare facilmente capsule e semi di Finocchietto, ma il modo migliore per sfruttare a pieno le sue proprietà è quello di prepararvi un infuso. Che se lasciato raffreddare, potrà diventare una piacevole bevanda dissetante anche durante i mesi più caldi.
Adatto a tutti, grandi e piccoli, va però assunto in modiche quantità: l’anetolo, un composto aromatico presente nel suo olio essenziale, potrebbe causare intolleranze e, addirittura, convulsioni. Inoltre, siccome è leggermente narcotico, sempre meglio non abusarne, soprattutto prima di mettervi alla guida.
Se poi volete provare qualche prodotto a base di questa pianta, non perdete l’occasione di degustare un bicchierino di liquore al Finocchietto dopo i pasti: contribuirà alla vostra digestione. Ma solo dopo aver appagato i vostri sensi.
Grazie a tutti per l’attenzione!
Andrea