Il Fieno Greco vanta una lunga storia come integratore alimentare, utilizzato fin dai tempi dei Romani per sostenere il fisico dei gladiatori. Oggi come ieri, lo potete utilizzare per stimolare l’appetito e controllare il metabolismo.
Il nome è in effetti fuorviante, ma non vi lasciate confondere: il Fieno Greco non ha nulla a che fare con il mangime per gli animali, ma è il modo più comune per chiamare la Trigonella Foenum Graecum. Originaria del Medio Oriente e del Nord Africa, questa pianta cominciò ad essere importata in Europa niente di meno che da Catone, che nonostante la sua nota avversione per le importazioni che minacciavano l’economia romana, non poté fare a meno di apprezzarne la capacità di far ingrassare in modo sano il bestiame.
Ma non ci volle molto perché anche il popolo ne scoprisse le sue proprietà terapeutiche, oggi confermate dalla moderna erboristeria. I suoi semi vengono, infatti, impiegati per la produzione di preparati naturali, adatti a trattare specifiche patologie.
Grazie alla loro composizione, i semi di questa pianta si prestano ad alleviare un gran numero di disturbi, ma i nostri antenati li usavano soprattutto come integratore alimentare: gli Egizi per curare la magrezza, i Romani per rafforzare l’alimentazione dei gladiatori e i Greci per quella degli atleti. La domanda verrebbe quindi spontanea: il fieno greco fa ingrassare? Assolutamente no, ma grazie alla corposa presenza di mucillagini, contribuisce senza dubbio all’aumento del volume della massa grassa e stimola il senso di fame. Ancora oggi, quindi, è un valido aiuto per contrastare la perdita d’appetito, soprattutto in conseguenza di una lunga malattia, e per combattere la magrezza in adulti e bambini.
Ma il Fieno Greco è apprezzato anche per un’altra proprietà, quella ipoglicemizzante: recenti studi hanno infatti determinato che i semi di questa pianta, inibendo l’azione di alcuni enzimi, favoriscono la secrezione di insulina, riuscendo in questo modo a tenere sotto controllo i livelli glicemici nel sangue. La ricerca non ha ancora capito come ciò avvenga, ma che lo faccia è un dato di fatto.
Molto più corposi e definitivi, invece, sono gli studi che attribuiscono a questa pianta preziose proprietà ipolipidemizzanti: combattendo con efficacia livelli di colesterolo e trigliceridi, il Fieno greco si configura, quindi, anche come un ottimo rimedio naturale per controllare il metabolismo.
Ma i semi di questa pianta trovano impiego anche nell’uso esterno, come nei trattamenti per eczemi, ulcere, piaghe e per contrastare la pelle grassa. Non è un caso, infatti, che in commercio sia possibile trovare molti ungenti e creme a base di Fieno Greco, tenuto in grande considerazione anche per stimolare la produzione di latte nelle neomamme e per ridurre la presenza di catarro nelle vie aeree superiori.
Insomma, un ottimo integratore alimentare, efficace a 360°, per rimanere in salute in modo del tutto naturale!
A parte una certa sensibilità allergica nei confronti di questa pianta, il Fieno Greco non presenta particolari controindicazioni, ma deve essere assunto con moderazione, seguendo la posologia indicata ed evitandone del tutto l’assunzione in determinate circostanze. Come ad esempio durante la gravidanza: i prodotti realizzati con questa pianta, infatti, potrebbero stimolare indesiderate e pericolose contrazioni uterine.
Inoltre, il Fieno Greco non va assunto qualora possa creare interazioni farmacologiche: quindi in virtù delle sue proprietà ipoglicemizzanti, va evitato in caso di assunzione di farmaci per il diabete, ma anche in presenza di terapie ormonali. Ricordate, inoltre, che le fibre contenute del Fieno Greco possono ridurre l’assorbimento e, di conseguenza, l’efficacia della maggior parte dei farmaci assunti per via orale. Nel caso, provvedete a distanziare le assunzioni.
Grazie a tutti per l’attenzione!
Andrea