Lo sterno è un osso impari, lungo e piatto che troviamo al centro del torace e fa parte della gabbia toracica insieme alle 12 vertebre dorsali e alle 12 coppie di costole.
Visto di lato sembra un semiarco proiettato in avanti e verso il basso, ha una lunghezza media di 17cm ed ha una lunghezza maggiore negli uomini che nelle donne.
I libri di anatomia dividono lo sterno in tre zone: manubrio, corpo e processo xifoideo.
Il manubrio è la parte superiore, con la forma che ricorda un trapezio e fa da inserzione per le clavicole e le prime due paia di cartilagini costali. Da questa zona origina il muscolo sternocleidomastoideo, che ci permette di flettere e piegare di lato la testa e di ruotarla sul lato opposto.
Il corpo è la zona centrale di forma allungata che fa da ancoraggio per sei paia di cartilagini costali; mentre il processo xifoideo è la parte inferiore con una piccola depressione e che ancora il settimo paio di cartilagini costali.
Il corpo presenta sulla parte esterna tre zone rialzate detto creste trasversali: negli spazi tra ogni cresta si agganciano i muscoli pettorali.
Ogni zona relaziona con le altre tramite articolazioni.
Lo sterno sviluppa la sua ossificazione verso il sesto mese di vita intrauterina, prima nel feto è una struttura cartilaginea suddivisa in una barra di destra e in una barra di sinistra.
Lo sterno offre protezione a cuore, polmoni, esofago e vasi sanguigni della zona, in più fa da supporto per le clavicole e le cartilagini costali facendo quasi da chiusura della gabbia toracica.
Per la sua elevata funzione di protezione degli organi vitali, la frattura dello sterno porta ad un elevato tasso di mortalità, stimato tra il 25% ed il 45%. La sua frattura è di solito causata da traumi da impatto a livello del torace (ad esempio incidenti automobilistici) e la parte più fragile dell’osso è l’articolazione tra manubrio e corpo sternale.
Lo sterno nasconde dietro di sé un muscolo dalla forma triangolare chiamato o muscolo triangolare dello sterno o muscolo trasverso toracico. È un piccolo muscolo, sottile a forma di ventaglio, completamente endotoracico. Con la sua forma che si divide in digitazioni divergenti che si inseriscono sulle cartilagini costali partecipa alla respirazione soprattutto in fase di espirazione. Aiuta ad abbassare le costole e alcuni studi hanno riscontrato un suo ruolo nella rotazione del tronco.
Un abbraccio,
Elena