Il suo nome deriva dalla parola araba “alkemelych”, che significa alchimia. Oggi nessuno crede più alla pietra filosofale, ma l’Alchemilla è comunque apprezzatissima per le sue proprietà antinfiammatorie, antisettiche e astringenti.
Conosciuta anche con il nome di Ventaglina, per via dell’aspetto del suo fogliame, che crea un curioso ventaglio intorno al fiore, l’Alchemilla è conosciuta fin dai tempi più antichi. Pensate, durante il Medio Evo le vennero addirittura attribuiti poteri magici: gli alchimisti, infatti, andavano alla sua ricerca durante la settimana di Pasqua, per raccoglier le gocce di rugiada dalle sue foglie, nella convinzione che potessero servire per realizzate l’elisir di lunga vita.
Ovviamente era una leggenda, ma nonostante ciò questa pianta è stata utilizzata per secoli, soprattutto nel Nord Europa, dove le donne vi ricorrevano per alleviare i dolori mestruali e sbiancare le efelidi.
Sia come sia, secondo le segnature di Paracelso, le proprietà dell’Alchemilla erano indicate soprattutto per trattare i disturbi a carico dell’organismo femminile, pertanto l’abitudine di bere una buona tazza di tisana a base di questa pianta era davvero molto diffusa tra le donne di altri tempi.
Oggi, le proprietà terapeutiche dell’Alchemilla vengono apprezzate dalla moderna erboristeria soprattutto per le loro azioni antinfiammatorie e antisettiche. Ma non solo.
Di questa pianta si raccolgono soprattutto le foglie e i fusti, nei quali si nascondono tutti i principi attivi più importanti, tra cui tannini, flavonoidi, acidi organici e qualche traccia di acido salicilico.
L’uso più comune riguarda il trattamento di piccoli tagli e ferite, che grazie all’azione cicatrizzante e antisettica dell’Alchemilla, guariscono meglio e più in fretta. Per la stessa ragione, questa pianta viene utilizzata dalla cosmetica, che realizza creme e unguenti adatti alle pelli grasse, che necessitano di un’adeguata regolamentazione della secrezione del sebo e della disinfezione di eventuali brufoli ed eruzioni cutanee.
Dotato di proprietà antiinfiammatorie, questo rimedio naturale è utile anche per alleviare il dolore ai denti, il mal di gola e tutte le affezioni del cavo orale. Una serie di gargarismi a risciacqui boccali con una soluzione carica di Alchemilla, possono risolvere in breve tempo i più comuni disturbi oro-faringei.
Ma il suo significativo contenuto di tannini, rende la Ventaglina un trattamento perfetto per esercitare una valida azione astringente: non è raro, infatti, che i naturopati la consiglino per controllare la diarrea e riequilibrare l’intestino.
Infine, grazie all’azione calmante che sprigiona, è l’ideale per attenuare il bruciore vaginale causato da infezioni micotiche e per regolarizzare i disturbi causati dalla menopausa.
Se siete amanti delle insalate, perché non sfruttare le proprietà dell’Alchemilla, aggiungendola a lattuga e radicchio? Il sapore amarognolo conferirà al vostro piatto un insolito e apprezzabilissimo gusto e, nello stesso tempo, potrete trattare qualche piccolo disturbo di salute, evitando il ricorso a farmaci.
In alternativa, potreste provare a prepararvi una bella tisana. Vi basterà acquistare del preparato secco in erboristeria e metterlo in infusione: il risultato non vi farà pentire della vostra scelta!
Ovviamente, nei migliori negozi della vostra città troverete anche la tintura madre o l’estratto fluido, che vi permetteranno di godere dei suoi benefici, beneficiando inoltre di una più semplice modalità di assunzione.
L’Alchemilla non presenta alcuna controindicazione, se non la solita ipersensibilità verso uno o più componenti, ma in ogni caso non prolungatene mai l’utilizzo: la presenza di tannini consiglia un uso moderato nel tempo e, in ogni caso, sempre meglio evitare in caso di gravidanza o allattamento.
Grazie a tutti!
Andrea