La Teoria dei 5 Elementi è un concetto portante della Medicina Tradizionale Cinese, la teoria energetica dalla storia millenaria che vede al suo interno innumerevoli sviluppi che vanno a dare un significato a tutto ciò che esiste.
La parte che riguarda i 5 Elementi è una filosofia che in certi aspetti assomiglia ai biotipi di Ippocrate e agli Elementi della medicina ayurvedica, concetti poi ripresi anche in chiave più moderna con le 4 costituzioni omeopatiche (carbonica, sulfurica, fosforica, fluorica). Un modo per cercare di suddividere ognuno di noi in categorie con determinate caratteristiche, punti di forza e punti deboli.
In M.T.C. tutto inizia con il Qi, l’energia vitale, il soffio vitale. Tutto quello che esiste, esiste perché il Qi gli permette la vita. Il Qi è l’energia che non si distrugge se non alla fine del mondo, si trasforma, muta ma è sempre in continuo movimento.
L’ideogramma del Qi rappresenta una pentola di riso che bolle, un modo ben chiaro per far comprendere i concetti base dell’antico pensiero cinese. Tutto ha bisogno di un gioco di squadra: il riso crudo non ci dà energia da spendere va cotto e per farlo diventare commestibile, ci serve l’acqua ed il fuoco. Ma loro due non bastano: serve una pentola che contenga il riso e l’acqua e serve della legna per alimentare il fuoco. Se teniamo conto che otteniamo il riso dalla terra che si coltiva, nel nostro ideogramma troviamo: Legno, Fuoco, Terra, Metallo (la pentola) e Acqua. Vale a dire i nostri 5 elementi! Tutti in sintonia per darci l’energia necessaria per vivere.
Troviamo poi espresso anche il concetto del nulla si crea nulla si distrugge: l’acqua che cuoce il riso evapora e torna nella Terra per darle nuovamente acqua necessaria per il raccolto.
Tra il concetto di Qi e i nostri 5 Elementi abbiamo ancora un passaggio intermedio il concetto di Yin e Yang.
Uno dei simboli universalmente più noti della M.T.C. è il Tao, il cerchio composto da due gocce bianche e nere dove ogni goccia contiene un puntino dell’altro colore.
Il Qi e tutto ciò che esiste possono essere ricondotti a Yin e Yang: due energie contrapposte, in continuo interscambio, dove una controlla l’altra e dove ognuna nasce e si trasforma nell’altro. Yin è la notte, Yang il giorno. Yin è ciò che sta nascosto, all’interno, che sta pressoché fermo, la parte buia; Yang tutto quello che si manifesta, che si muove, che è luminoso.
Se vogliamo tornare ad analizzare gli ideogrammi che li rappresentano: Yin è la parte all’ombra della collina, Yang la parte esposta al sole della stessa collina. Ogni cosa ha sia Yin che Yang, c’è solo una predominanza di uno dei due aspetti, ma nulla è solo una di queste due parti energetiche.
Yin e Yang non sono fissi, immobili, evolvono. Nell’arco delle 24 ore abbiamo la notte Yin, l’alba dove lo Yin diventa Yang, il giorno che è pieno Yang, il tramonto dove lo Yang diventa Yin per poi tornare alle ore buie di Yin. Tutti i giorni, tutte le stagioni, tutti gli anni, in moto perpetuo che permette il movimento del Qi e della vita.
I 5 Elementi esprimono l’alternanza di Yin e Yang.
Legno, Fuoco, Terra, Metallo e Acqua: questi i 5 Elementi.
Dove il Fuoco è Yang, l’Acqua è Yin, il Legno è Yin che diventa Yang, il Metallo Yang che diventa Yin e l’elemento Terra è l’ago della bilancia che sta in mezzo, anche se alcuni testi lo abbinano anche esso a Yin.
Ognuno di questi 5 Elementi ha precise caratteristiche: si prende spunto dalla Natura e si dà loro proprietà che vanno tenute in equilibrio per permettere l’armonia del tutto.
Come per Yin e Yang, ogni cosa contiene tutti e 5 gli Elementi, ma ogni cosa ha un Elemento predominante.
Ad ogni Elemento viene dato una stagione, un colore, un sapore, un’emozione, una fase della vita dell’uomo (infanzia, adolescenza, età adulta, mezz’età, vecchiaia). Ogni Elemento ha un suo modo di esprimersi, di far emergere il suo atteggiamento verso il mondo.
Si parte dalla Natura per spiegare i più vari aspetti della vita e del quotidiano.
Un sorriso,
Elena