Chissà se siete stati bravi e se stamattina nella calza la Befana vi ha fatto trovare dolcetti o carbone??
Nel caso vi foste vinti – per errore della Befana, ovvio, che è anziana e si confonde – del carbone, ci auguriamo sia carbone vegetale che così almeno potrebbe essere utile per la vostra salute.
Il carbone vegetale, anche chiamato carbone attivo, è un composto organico ottenuto dalla combustione in ambiente privo di ossigeno con temperature molte elevate di tre tipi di legname: pioppo, salice e betulla. Dopo la combustione il carbone viene attivato, reso poroso in modo che sia in grado di assorbire, “raccogliere” quello che incontra sulla sua strada.
Otteniamo, quindi, una finissima polvere di colore nero priva di sapore ed odore, ma con importanti proprietà sul nostro apparato digerente.
Le proprietà del carbone vegetale sono note da moltissimi anni, tant’è che nelle culture più antiche era usato per rendere l’acqua potabile, visto che era in grado di assorbire eventuali batteri presenti.
Il carbone vegetale riesce ad inglobare le singole molecole di senza assorbirle come se fosse una spugna: le porta al suo interno e le trattiene selezionando le molecole che non c’entrano con ciò con cui entra in contatto.
Come integratore alimentare è noto per i benefici a livello intestinale: aiuta ad eliminare gas, batteri, tossine e anche virus, aiutando il corpo a disintossicarsi e combattendo dolori e gonfiori addominali, problemi intestinali come coliti o diarrea.
Come tutti gli integratori, va usato senza eccedere e rispettando le dosi indicate sulle singole confezioni. È, inoltre, sconsigliatissimo in caso di appendiciti, lesioni del tubo digerente o ostruzioni intestinali. Alcuni studi hanno dimostrato che un uso eccessivo potrebbe creare un effetto costipante e in caso di assunzione di alcuni farmaci potrebbe andarne ad inibire l’effetto (assorbendo anche il principio del farmaco). Motivo per cui sempre meglio consultarsi con il medico se si assumono quotidianamente farmaci di vario tipo.
Negli ultimi anni, sono aumentati sempre più i prodotti di bellezza che sfruttano la capacità di inglobare del carbone attivo. La sua polvere aiuta a rendere bianchi denti macchiati da caffè o the e aiuta a prevenire alito cattivo ed infiammazioni del cavo orale.
Numerose sono anche le maschere viso che utilizzano la polvere nera per rimuovere il sebo in eccesso e rendere la pelle più pulita e radiosa.
Anche in cucina si è iniziato ad utilizzare il carbone vegetale per ottenere pane, brioches e pizze più digeribili: cosa che ha attirato sia fautori che detrattori.
Diciamo che la cosa importante è tener conto che non è il caso di mangiare pane dark e prendere in contemporanea integratori perché si andrebbe incontro al sovradosaggio di carbone vegetale.
Per concludere, alla fine la Befana non è stata così cattiva se vi ha portato il carbone… ha pensato semplicemente alla vostra salute!
Un abbraccio,
Elena