Una problematica piuttosto diffusa e assai dolorosa è quella dell’alluce valgo. Una situazione che ci fa capire quanto siano importanti i piedi e quanto sia difficile il quotidiano se le nostre estremità non sono al massimo della forma. Diciamo che i piedi sono lì in fondo e ci prestiamo attenzione quando urlano dal male… solo che purtroppo a volte può essere troppo tardi per cercare di risolvere la situazione in modo poco traumatico.
E l’alluce valgo è una delle problematiche più diffuse tra i nostri piedi…
Con questa definizione si intende una deformazione del primo dito del piede, che appare deviato verso le altre quattro dita, portando in risalto la sporgenza mediale del primo metatarso. Nel momento in cui si crea questa deformità, di solito, si presenta anche un’infiammazione costante della borsa mucosa, una sacca piena di liquido che cerca di riparare le articolazioni dall’usura, ed è anche per questo che avvertiamo molto dolore.
L’alluce valgo va a cambiare l’aspetto del piede creando quella che comunemente viene definita cipolla: questa protuberanza peggiora con lo sfregamento delle scarpe e, se viene trascurata, peggiora sempre di più portando ad un cambiamento dell’assetto anche delle altre ossa del piede.
La problematica dell’alluce valgo è più diffusa tra le donne e la sua incidenza aumenta con l’età.
Le cause possono essere congenite o acquisite. Tra le cause congenite troviamo i piedi piatti ed altre alterazioni del piede presenti della nascita che possono portare con gli anni a sviluppare la deformazione dell’alluce. Pare, inoltre, che ci sia una predisposizione ereditaria.
Tra le cause secondarie o acquisite, ci sono eventi traumatici o infiammatori, così come l’uso prolungato di calzature non adatte al nostro piede (scarpe troppo piccole o con il tacco troppo altro). L’alluce valgo può essere inoltre una conseguenza di altre malattie come l’artrite reumatoide o la gotta o la sindrome di Marfan, che colpisce il tessuto connettivo.
Se vogliamo entrare in relazione con il nostro mondo olistico, non possiamo dimenticarci di considerare il problema in relazione al tratto cervicale della nostra colonna vertebrale.
In riflessologia plantare, infatti, la zona corrisponde alla zona cervicale e una problematica di questo tipo indica un forte disequilibrio anche a livello del rachide. Non di rado, quando durante una seduta di riflessologia si nota l’alluce valgo, emerge un problema di vecchia data di cervicalgia.
Che fare, quindi?
Come sempre, l’ideale è prevenire! E, in questo caso, vuol dire pensare e curare i nostri piedi prima che inizino a deformarsi e a farci male. Prestare attenzione alle scarpe è fondamentale, così come cercare di mantenere una certa mobilità delle dita del piede che spesso e volentieri perdiamo crescendo. Un gioco facile per allenare le dita è ad esempio quello di cercare di afferrare una matita da terra proprio solo usando i piedi. E poi… qualche massaggio mirato alla zona di sicuro non guasta!
Un sorriso,
Elena