Sono stanco, ma stanco, stanco. Di quella stanchezza che non passa con il sonno, che è quasi più forte al mattino ma che alla sera ti fa crollare. È mentale, ma mi fa anche sentire qualche acciacco fisico.
Per l’articolo di oggi, prendo spunto da questo messaggio che mi è arrivato da un amico poco fa, chiedendomi un trattamento per darsi un attimo di calma, ma anche per avere qualche consiglio per uscire da questa situazione che appare arrivata al limite.
I tempi veloci, i compiti da risolvere prima di subito, gli obblighi che spesso ci autoimponiamo ci possono portare a vivere una vita estenuante. Solo che quando ci sentiamo senza risorse, senza benzina, le nostre giornate diventano eterne, sfiancanti, nervose; l’umore diventa grigio nero e il corpo esprime il suo disagio in mille e più modi: dolori muscolari, insonnia, disturbi digestivi. Ma soprattutto, il problema maggiore è proprio questa spossatezza che toglie ogni voglia di fare e di pensare.
A volte, parlandone si scopre che è una stanchezza derivata non da un peggioramento dei ritmi quotidiani, che sono sempre gli stessi, e, allora, in una visione olistica la domanda che sorge è: “non è che questa sensazione di sfinimento sia in realtà un modo per farci capire che è arrivata l’ora di svoltare qualcosa?” Cambiare lavoro, magari, o far valere la nostra libertà personale ed iniziare a dire qualche no…
Mettiamola così, qualunque sia la risposta alla domanda di cui sopra, non è che possiamo rivoluzionare la nostra esistenza in un amen, come capita nei film. Per cui pur meditando sul fatto che valga o meno la pena di sfinirci così, è importante prendere in mano la situazione e cercare di migliorare la situazione. Anche perché spesso capita che si è così tanto stanchi da non riuscire neanche a ipotizzare e a mettere in pratica un cambiamento.
Il contatto di un massaggio è il modo ideale per prendersi una pausa e ricaricare le batterie, ottenendo un beneficio sia a livello mentale che fisico. Le tecniche che posso aiutare ad affievolire la stanchezza sono davvero tante e l’operatore saprà indicarvi quella più adatta a voi.
Anche la riflessologia plantare può essere una soluzione, soprattutto per il lavoro specifico sui punti riflessi del sistema nervoso e del plesso solare. Se non amate il tocco sui piedi, ricordatevi che esiste la validissima riflessologia facciale vietnamita, che dà risposte molto rapide, già da fine seduta.
Non amate il contatto di un trattamento? Il mondo olistico vi viene incontro con altre discipline.
Provate a usare gli oli essenziali agli agrumi per trovare una maggiore vitalità mentale: mandarino e pompelmo se siete “solo” stanchi, bergamotto se siete anche di pessimo umore. Se, invece, fate fatica a dormire perché troppo stanchi scegliete l’essenza di arancio.
La floriterapia di Bach ha tra i suoi 38 rimedi uno dedicato proprio alla stanchezza fisica e mentale: Olive. La floriterapia lavora a livello vibrazionale, ci vuole qualche giorno per vederne gli effetti, ma poi diventa un’amica insostituibile. Non ha effetti collaterali e può essere assunta senza problemi da grandi e piccini (perché sì anche i più piccoli possono sentirsi stanchissimi).
La cromoterapia può dare una carica sia a sul piano fisico che su quello mentale con i colori caldi: rosso, arancione e giallo. Il rosso è da evitare se vi sentite davvero tanto ko, perché potrebbe essere troppo intenso; il giallo aumenta le capacità intellettive, mentre l’arancione dà gioia, voglia di comunicare e buon umore. Se tutti e tre i colori li sentite stonare con la vostra soluzione attuale, scegliete il verde che come colore riequilibrante va a creare armonia energetica.
E poi… soprattutto… cercate di prendere fiato, di rallentare e di pensare a voi, che di solito, appunto, dietro alla stanchezza c’è un troppo dare!!
Un sorriso!
Elena