Gli stati febbrili vi debilitano? Provate a combatterli con la Riflessologia Plantare per abbassare la febbre!
Durante la stagione invernale, di sicuro potrà capitarvi di cadere preda di fastidiosi attacchi febbrili. Ma prima di abusare di antipiretici, avete mai pensato di risolvere il problema con la Riflessologia Plantare per abbassare la febbre?
L’aumento della temperatura corporea è un evento assolutamente fisiologico. Si tratta di una risposta dell’organismo a un attacco di origine infettiva, solitamente dovuto a batteri o virus, con la quale il corpo tenta di combattere l’agente patogeno. Normalmente la temperatura di un individuo si aggira sui 36/37 gradi centigradi e quando si alza determina un lungo elenco di malesseri e fastidi: dolori articolari, muscolari e alle ossa, mal di testa, brividi, sudorazione eccessiva, stanchezza e disidratazione.
E quando si sta male, il pensiero corre subito a cercare una soluzione, solitamente gli antipiretici, i quali però, se è vero che nella maggior parte dei casi provocano un repentino calo della temperatura, dall’altra possono celare la vera causa della febbre e rendere più difficoltosa la diagnosi.
Ricorrere alla Riflessologia Plantare per combattere la febbre mira a un duplice scopo: da una parte allevierà i fastidiosi sintomi causati dall’aumento della temperatura corporea, dall’altro vi eviterà di ricorrere agli antipiretici, che in ogni caso andrebbero assunti solo dopo aver ricevuto una diagnosi da parte del proprio medico curante.
Inoltre, questa disciplina olistica è perfetta per combattere la febbre nei bambini, anche molto piccoli, per i quali è sempre consigliabile ricorrere ai farmaci solo e soltanto in presenza di temperature superiori ai 38 gradi. In parte per evitargli l’assunzione di sostanze chimiche, in parte perché i bambini non patiscono i sintomi influenzali come gli adulti.
Non ci credete? Guardate un bambino di pochi anni con la febbre alta: giocherà, riderà e parlerà come se non stesse accadendo proprio nulla. Al suo posto, voi sareste già a letto con tisana e borsa dell’acqua calda!
Ma niente paura: la Riflessologia Plantare per abbassare la febbre risolverà i vostri problemi, anche se avete più di 10 anni.
La teoria su cui si poggia questa curiosa, ma efficace disciplina olistica, parte dal presupposto che la pianta del piede sia una sorta di centralina del nostro corpo, dalla quale è possibile “dialogare” con ogni distretto, organo e apparato corporeo.
Ecco quindi che, nel caso della febbre, un operatore di Riflessologia si concentrerà in particolar modo su quelle zone riflesse che corrispondono alle vie respiratorie, spesso le prime ad essere colpite dall’attacco di virus e batteri, sopratutto quelli influenzali.
Per trattare la trachea e i bronchi verrà manipolata l’area che si trova fra alluce e secondo dito, mentre per raggiungere e riequilibrare i polmoni, l’operatore opererà sui cuscinetti plantari, disposti subito sotto le dita del piede, dal secondo al quinto.
Il movimento necessario per riportare in equilibrio questi organi e favorire la diminuzione della febbre sarà quello di sedazione e dispersione, in modo da poter sciogliere ogni blocco energetico e lasciar fluire più liberamente l’energia vitale. Inoltre, un operatore serio di Riflessologia Plantare per la febbre vi sottoporrà sempre a un breve colloquio conoscitivo, per capire se sarà necessario trattare anche le zone riflesse corrispondenti alle orecchie e al naso, spesso coinvolti negli stati febbrili.
In alcuni casi, potrà addirittura ritenere necessario lavorare anche su vescica, reni, uretere e apparato urinario in generale, per combattere un’eventuale disidratazione, una condizione molto comune durante un violento attacco febbrile.
Sia come sia, la Riflessologia Plantare per abbassare la febbre è un ottimo alleato per tornare a stare meglio in poco tempo e, inoltre, una volta imparata la tecnica di manipolazione, potrete praticarvi un auto-massaggio ogni volta che sarà necessario.
Grazie come sempre per l’attenzione!
Andrea