Sdraiato in cima al mondo – di Cala Cimenti
La rubrica letti da noi oggi è un pochino diversa, perdonatemi ma tanto dovevo…
Giusto una settimana fa, un lunedì come questo, mi scrive di prima mattina una mia cliente un pochino particolare, nel senso che con lei ho scoperto un nuovo modo di fare consulenza “naturopatica”. In realtà, non la vedo da quasi un anno e le mie non sono nemmeno consulenze ma consigli di lettura che viaggiano via WhatsApp. Mi piace questo modo di supportarla che è nato per caso, è continuato per gioco ed è diventato un qualcosa di diverso. Una consulenza che non mi fa portare a casa un soldo, ma che mi danno tanta soddisfazione perché mi fa capire che il mio lavoro va oltre alle definizioni… Con Elisa va così ed è lei che ha coniato il termine di libroterapia olistica: mi manda un messaggio, mi descrive il suo stato d’animo e mi chiede un consiglio su che libro leggere. La lettura è balsamo sulle ferite, è uno spiraglio di luce quando tutto sembra buio, è un luogo avvolgente in cui rifugiarsi.
E lunedì scorso, dopo qualche mese di latitanza, Elisa (nome di fantasia- ovvio) mi scrive: “Sono di nuovo mentalmente ko, non trovo stimoli, mi sento priva di un ideale da seguire. Senza una meta. Cosa leggo?”
Ammetto di aver sudato freddo altre volte, ma a questo giro mi trovo pronta, sicura di avere la carta giusta da giocare. Io e lei siamo nate ai piedi delle montagne, la montagna è vita, sfida, fascino, amore. “Giusto giusto finito un libro ieri. Sdraiato in cima al mondo. Ti lascio una frase: Vivere è speciale, e allora viviamo fino in fondo, non sprechiamo un attimo!”
Seguo l’autore di questo libro sui social, ha un sorriso scanzonato che ti fa capire quanto ami la vita e l’avventura. Chi fa queste imprese può essere visto come un pazzo, ma per me è sempre stato, invece, esempio di grande passione. E nella vita senza passione non si vive. D’altra parte la passione per un qualcosa è come un fuoco che permette all’energia vitale, al nostro Qi, di scorrere, di fluire nel nostro essere. Tanti non provano passione e si spengono, magari avvertendo anche quei malesseri per cui poi provano a recarsi da un operatore olistico. Quante volte dopo un ciclo di massaggi o di riflessologia mi sono accorta che qualcosa si stava smuovendo nella persona perché i suoi occhi avevano una luce diversa?
Gli occhi di Carlalberto Cala Cimenti – l’autore di questo libro – brillavano in tutte le foto che avevo visto in rete. Il luccichio di chi nella vita ha trovato un modo per vivere a mille, un esempio per chi ha perso uno scopo e si sente smarrito. Nel suo libro racconta di una delle sue imprese più famose, soprattutto per il salvataggio del compagno di avventura. E pagina dopo pagina si legge anche dell’amore profondo per la compagna di vita che aspetta, lo affianca o lo supporta da casa. È un inno a credere ai sogni, a non arrendersi, a programmare sempre nuovi obiettivi. Che siano imprese da scrivere in un libro o imprese da incidere nel nostro cuore. Non che tutti dobbiamo diventare alpinisti, ci mancherebbe: io non potrei mai. Ma le sue parole ardono di così tanta passione da spingerci a trovare una passione nei nostri giorni “normali” da persone “normali”, senza così tanta adrenalina nelle vene.
Il suo libro finisce così nella data del 14 febbraio 2020 (il suo compleanno): “Ora guardo avanti, verso il mio quarantaseiesimo anno, con una grande voglia di affrontare le esperienze che arriveranno… Lo faccio con la consapevolezza che ogni attimo di questa esistenza deve essere vissuto intensamente e che tutti abbiamo il diritto, ma anche il dovere, di inseguire fino in fondo in nostri sogni.”
Perché sono arrivata, oggi, a consigliarvi di leggere questo libro?
Perché lunedì scorso – l’8 febbraio – a fine giornata arrivo a casa ed apro i social: Cala è morto tra le montagne di casa con un amico alpinista esperto pure lui.
Ciao Cala… Grazie!
Se vi interessa acquistare questo libro lo potete trovare qui: amzn.to/3jOLCJz
Buona lettura,
Elena