Parte integrante dell’Ayurveda, il massaggio mira a trattare alcuni fastidiosi sintomi ed alcune problematiche. Ma i massaggi nell’Ayurveda rappresentano molto di più: sono il modo per ripristinare il corretto flusso di energia vitale all’interno del corpo, riportando in equilibrio il vostro stato psico-fisico.
Shirodara, Abhyanga, Udvartana, Tandabhyanga. Dietro questi nomi altisonanti si nascondono alcuni fra i trattamenti più diffusi in India, paese in cui l’Ayurveda è integrata nel sistema sanitario nazionale e ancora oggi è estremamente diffusa in tutti gli strati della società. E nell’Ayurveda il massaggio è considerato come fondamentale per mantenere il corpo nello stato di benessere primitivo, che, vale la pena ricordarlo, non riguarda solo il corpo, ma riguarda anche la mente e lo spirito.
Secondo quest’antichissima medicina tradizionale, nata ben 5000 anni fa, il nostro benessere dipende da un’infinita serie di cause e concause e, per questo motivo, è necessario curare l’alimentazione, meditare, condurre un corretto stile di vita, praticare yoga e, ovviamente, concedersi i massaggi necessari a mantenerci in salute.
Ayurveda significa “scienza della salute” e si prende cura dell’essere umano, dalla sua nascita alla sua morte. Ogni fase della vita, infatti, presenta le sue criticità e siccome la medicina tradizionale indiana non mira tanto a curare le patologie, quanto a mantenere in equilibrio lo stato di benessere generale, suggerisce trattamenti ben precisi per uomini, donne e bambini. Ma non tutto è semplice come sembra.
Questo perché ogni individuo appartiene a uno specifico Dosha e ogni Dosha è responsabile di particolari squilibri: quelli di Vata creano dolore e contrazione, quelli di Kapha determinano gonfiore, stasi ed accumulo, quelli di Pitta causano infiammazioni e bruciori.
Compito del medico ayurvedico, quindi, è quello di stabilire a quale Dosha appartiene il paziente e da quale Dosha è causato lo squilibrio, responsabile della patologia. Per capire a quale Dosha appartiene il paziente, porrà tre dita sull’arteria radiale, quella che scorre all’interno del polso, ed interpretando il ritmo del battito cardiaco, capirà meglio chi ha davanti. Poi, dovrà interpretare i sintomi e dopo essersi fatto un’idea di massima, deciderà quale massaggio sarà il più idoneo a ripristinare il corretto equilibrio energetico.
Parliamoci chiaro, di massaggi ayurvedici ne esistono moltissimi e solo un operatore qualificato può sapere quale potrà essere il migliore per voi. Questo perché se in linea di massima tutti i massaggi mirano al riequilibrio energetico, è anche vero che possiedono obietti peculiari, quali il miglioramento della circolazione sanguigna, il recupero del benessere psichico, l’eliminazione delle tossine, il ripristino delle corrette funzionalità digestive, solo per nominarne alcuni. Insomma, ce n’è uno per ogni tipo di problematica!
Nonostante ciò, un esperto di Massaggio Ayurveda valuterà non solo la patologia, ma anche l’individuo nella sua interezza, prendendo in considerazione età, genere e abitudini. Nel caso in cui la paziente fosse una donna, per esempio, oltre ai sintomi valuterà anche la fase del periodo mestruale: nel periodo fertile, infatti, prevale Pitta, mentre durante l’espulsione dell’ovulo non fecondato, il responsabile dello squilibrio sarà Vata, lo stesso Dosha che predominerà durante la menopausa. Questo ovviamente è solo un esempio, ma è solo per farvi capire che il vero Massaggio Ayurveda è molto diverso da quello proposto dai centri estetici!
Insomma l’Ayurveda è una scienza davvero molto complessa e i massaggi nell’Ayurveda sono tenuti in grande considerazione, tanto da essere utilizzati come trattamenti terapeutici. Rimane però inteso che sono solo una delle componenti dell’antica dottrina medica indiana, quindi per avere i risultati sperati, vanno accompagnati da uno stile di vita sano e da un’alimentazione corretta ed equilibrata. E, perché no, da yoga e meditazione. Provar non nuoce!
Grazie a tutti!
Andrea