Disintossicante e rivitalizzante, il Crisoberillo è conosciuto da sempre e da sempre è utilizzato per trattare patologie e favorire la volontà. Oggi la Cristalloterapia ne consiglia l’uso, rivalutandone tutte le sue proprietà.
Quando si parla di proprietà del Crisoberillo, prima di poterle elencare è necessario chiarire di quale cristallo stiamo parlando. Questa pietra, infatti, può assumere colori molto diversi, dal giallo al verde, dal rosso al giallo bruno, ed avere nomi diversi: ad esempio Alessandrite, quando è verde smeraldo, o Occhio di Gatto, la varietà attraversata da una striscia argentea, che le conferisce il tipo aspetto degli occhi dei felini.
Ma il Crisoberillo più comune, quello conosciuto dalla Cristalloterapia per le sue proprietà disintossicanti e riequilibratrici del sistema nervoso, è quello giallo dorato. Il suo nome deriva dalla combinazione di due parole greche, chrysos, che significa dorato, e beryllos ed è un ovvio riferimento al suo colore, affascinante e suggestivo.
Poco diffuso in Italia, dove ne sono stati rinvenuto solo pochi esemplari intorno al lago di Como e in Valtellina, è invece molto presente nei giacimenti alluvionali di Brasile, Madagascar, Stati Uniti e Russia. Da noi, il miglior modo di procurarsene uno è rivolgersi alle aziende specializzate, che potranno assicurarvi sia i cristalli non lavorati, spigolosi e di colore giallo o verdastro, sia tagliati a cabochon, la forma in cui il gatteggiamento, quell’incredibile somiglianza con gli occhi dei felini, viene messa in risalto in modo sublime.
Ma non è certo per questo suo aspetto elegante e raffinato che la Cristalloterapia si occupa di questo cristallo.
Se il Berillo di color smeraldo è associato al Quarto Chakra e quello verde acquamarina al Quinto, il Crisoberillo, quello dal colore giallo dorato è correlato al Terzo Chakra, Manipura. Conosciuto fin dai tempi più antichi per le sue proprietà, questa pietra era soprattutto utilizzata dagli sciamani per incrementare la lucidità mentale, ma dal popolo veniva usata per combattere il veleno.
Nel lapidario di Alfonso il Saggio, un trattato medico del 1250, veniva addirittura spiegato che macinando questo cristallo e miscelandone la polvere a un veleno in ebollizione, questo aumentava il suo bollore. Che ne diminuisse l’azione velenosa è tutto da dimostrare, ma la gente vi ricorreva per difendersi da questo nemico invisibile.
Oggi la Cristalloterapia utilizza questo cristallo soprattutto per ottenere importanti benefici per corpo, mente e spirito.
Last but not least, lo sapevate che fin dall’antichità il Crisoberillo è considerato una pietra magica? Veniva usato per trovare la ricchezza, aumentare i guadagni e, in poche parole, per diventare ricchi. Forse non sarà proprio così, ma in fondo, provare a portarne un frammento in tasca non costa nulla!
Grazie a tutti per l’attenzione!
Andrea