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Bendaggio funzionale: tecniche e indirizzi operativi

Pubblicato da Andrea e 18 Marzo 2021
Categorie
  • Olismo
Tags
  • bendaggio
  • bendaggio funzionale

Probabilmente il termine bendaggio funzionale non vi dirà molto ma in realtà è ben conosciuto. Negli ulti anni, infatti, questo trattamento, i cui primi studi risalgono agli anni 70, è particolarmente utilizzato sia per trattare lesioni e traumi, sia per evitare che questi accadano.

È questo il caso degli atleti, che ricorrono in particolar modo a questa tecnica di bendaggio per immobilizzare gli arti in modo che il movimento non vada al di là di quanto gli è consentito dalla situazione contingente. In altri casi, il bendaggio funzionale viene utilizzato per immobilizzare un arto che necessita di questo tipo di trattamento, senza però impedire un certo livello di attività motoria.

In alcuni casi verrà applicato il tipico bendaggio funzionale, un sistema di bendaggi studiato ad hoc, in grado di evitare la mobilità di un arto nella direzione che provoca dolore. In altri verrà deciso di ricorrere al cosiddetto Taping Neuromuscolare, che grazie a bende adesive, riesce a creare uno spazio fra i tessuto, favorendo il metabolismo cellulare e promuovendo una sorta di autoguarigione del corpo.

Ma vediamo più nel dettaglio quali potrebbero essere gli interventi messi in campo dal vostro operatore di fiducia.

Bendaggio funzionale: differenze fra intervento compressivo e decompressivo

Indipendentemente dal fatto che il vostro operatore scelga il classico bendaggio o i futuristici cerotti colorati del Taping NeuroMuscolare, si troverà comunque davanti a una scelta: dovrà scegliere fra una tecnica compressiva o decompressiva.

  • Azione con tecnica compressiva – se deciderà di utilizzare questa tecnica per trattare il vostro problema, significa che avrà deciso di utilizzare il bendaggio per favorire il posizionamento delle articolazioni. Avrà quindi cura di utilizzare una tecnica concentrica, con la quale applicherà le bende in accorciamento, ovvero producendo un’azione compressiva, che dalla cute raggiungerà muscoli e tendini. Questo tipo di tensione si configura come un ottimo intervento per trattare le conseguenze di un forte trauma. In questo caso, la tensione de bendaggio non supererà mai il 50%, per evitare un’eccessiva riduzione della circolazione e dello scorrimento della linfa.
  • Azione con tecnica decompressiva – In questo caso, invece, l’applicazione del bendaggio sarà in allungamento, per aumentare l’elasticità della cute e ripristinare la corretta estensione di muscoli e tendini. Con questa tecnica mirerà a ridurre eventuali congestioni e a ripristinare il corretto funzionamento dell’apparato muscolare.Perfetta per alleviare il dolore e ridurre l’infiammazione, questa tecnica normalizza il flusso sanguigno e linfatico, aumentando gli spazi interstiziali e riducendo la compressione ei tessuti.

Ovviamente non si affiderà al caso, ma grazie alla sua esperienza e competenza saprà individuare con esattezza il vostro problema e la sua origine e decidere come intervenire.

Indicazioni del bendaggio funzionale

Se parliamo del bendaggio funzionale classico, questo vi sarà consigliato soprattutto nel caso abbiate bisogno di proteggere le articolazioni da traumi di origine meccanica, ammortizzando le sollecitazioni. Inoltre, vi consiglierà questo trattamento dopo un trauma importante, in seguito al quale sia necessario intervenire su ematomi e versamenti, nonché contenere la funzionalità di tendini danneggiati.

Il Taping Neuromuscolare vi sarà invece consigliato soprattutto quando il fastidio è correlato a disturbi che coinvolgono la spina dorsale e di conseguenza la trasmissione di impulsi nervosi. Rientrano in questa casistica le lombalgie, le sciatalgie e le cervicalgie, ma questo non significa che possiate trovare beneficio dai coloratissimi cerotti adesivi anche in caso di distorsioni, contratture e trattamenti post operatori.

Un modo del tutto naturale di risolvere problemi e alleviare fastidi, che non mancherà di stupirvi per gli ottimi risultati che consegue.

Grazie a tutti!

Andrea

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