Diciamo che siamo tutti consapevoli di quanto sia importante dormire bene e chi, tanti, soffre di insonnia ha ben presente cosa questo comporti a livello fisico e mentale. Ma vediamo insieme cosa fa il corpo quando dormiamo.
Secondo dei conteggi vari ed eventuali, ognuno di noi passa circa un terzo della nostra vita dormendo: ma non è tempo che possiamo considerare perso. Di fatti durante il sonno il nostro organismo si ricarica, con importanti ripercussioni sul sistema muscolare, immunitario, cardiovascolare e sulle nostre capacità cognitive.
Il sonno è un meccanismo naturale che ha ancora parecchi misteri: è un modo per tutti gli esseri viventi di trovare un attimo di pausa che permetta una rigenerazione sia a livello fisico che mentale.
Durante il sonno i ritmi biologici rallentano, il corpo recupere le energie spese per affrontare la giornata e il cervello si regala un attimo di pausa, rallentando e dandosi modo di rielaborare il vissuto durante l’ultima fase di veglia.
Il corpo rallenta le funzioni fisiologiche, la temperatura corporea si abbassa, la pressione sanguigna si stabilizza, il metabolismo rallenta; nel frattempo i tessuti si rigenerano. La memoria mette a posto i vari tasselli permettendoci di essere più attenti e reattivi durante il giorno.
Il nostro corpo è settato per dormire durante le ore di buio, quando la luce non va ad attivare l’organismo, per questo il riposo notturno è fondamentale più che i vari pisolini durante il giorno. Per questo chi lavora di notte sa quanto sia logorante nel lungo periodo.
Chi non dorme abbastanza o dorme male svegliandosi spesso rischia nel lungo periodo di sviluppare problematiche anche notevoli.
Intanto a livello mentale si perde lucidità e capacità di reazione; gli sbalzi d’umore diventano frequenti e immotivati. Poi abbiamo un abbassamento delle difese immunitarie e disturbi a livello del sistema cardiocircolatorio: chi soffre di insonnia è a maggiore rischio di infarto e ictus. Il mancato riposo a livello di metabolismo aumenta l’insorgenza di diabete, obesità e ipercolesterolemia.
Problema non secondario, è il fatto che non dormendo si aumenta la possibilità di avere incidenti di vario tipo, sia al volante che non, proprio perché manca la reattività e si è in generale si hanno i riflessi rallentati.
A livello muscolare, inoltre, manca la fase di rigenerazione e non è raro che si avvertano contratture muscolari diffuse anche piuttosto dolorose.
Vari studi suggeriscono numero di ore da dormire in base all’età. In una visione olistica è importante dormire quanto lo si reputi necessario. Anche in questo frangente diventa essenziale conoscersi, ascoltarsi e trovare il proprio ritmo di sonno. Nell’ottica di seguire i ritmi della natura e i ritmi dell’alternarsi giorno/notte, ci sta il fatto di concedersi più ore di sonno nei mesi bui invernali e meno ore con le giornate estive più luminose. Fondamentale è non far finta di niente se l’insonnia inizia a bussare alla porta della camera da letto e cercare un modo per ritrovare i propri ritmi biologici.
Un sorriso,
Elena