Nel linguaggio comune, quando si parla dei propri acciacchi, due termini suonano frequenti: artrite e artrosi. Spesso si invertono e si confondono, ma vanno in effetti ad identificare situazioni assai diffuse.
Ma cosa cambia in sostanza tra le due? Il mio prof di anatomia per farla spiccia ci diceva che se una malattia finisce in -ite indica un’infiammazione, se in -osi un processo degenerativo.
L’artrite è una malattia di tipo infiammatorio causata da un’attività impazzita del nostro sistema immunitario, che riconosce le parti articolari come un qualcosa di estraneo al corpo e cerca per questo di debellarle.
Ci sono vari tipi di artriti e quella più nota e diffusa è l’artrite reumatoide dove si vede l’infiammazione a livello sinoviale. La sinovia è la membrana che riveste le articolazioni e con questa infiammazione risulta inspessita, gonfia e va a generare dolore. La sintomatologia è più frequente al mattino, quando appare anche una certa rigidità che di solito migliora con il movimento.
L’artrite può colpire tutte le articolazioni ma è più frequente nelle piccole articolazioni come quelle di mani e piedi. Nelle dita si possono formare dei noduli che creano una deformità talvolta anche grave. L’infiammazione può essere ferma in un posto o migrare tra varie articolazioni.
La zona colpita appare gonfia, arrossata, calda.
L’artrosi è una patologia che porta una degenerazione delle articolazioni e che vede il suo inizio con l’usura della cartilagine articolare, la parte che permette alle ossa di scorrere tra loro senza dolore ed in modo fluido. L’artrosi di solito si manifesta su articolazioni soggette a grandi movimenti e grandi carichi di lavoro, come ad esempio le anche, spalle e ginocchia.
L’artrosi genera un dolore molto intenso che migliora con il riposo e peggiora con il movimento (il contrario dell’artrite) e viene di solito causata da un iper sollecitazione dell’articolazione, come in caso di sovrappeso, lavoro fisico intenso e ripetuto e sport di intenso livello. L’artrosi porta ad una deformazione dell’osso e la zona appare come tumefatta senza un cambio di temperatura rispetto alla zona circostante.
L’artrosi si manifesta di solito dopo i 50 anni, mentre l’artrite non ha limiti di età tant’è che si può riscontrare anche in soggetti giovani.
Per l’artrosi la prevenzione diventa fondamentale: un uso corretto del nostro corpo significa abbassare i livelli di rischio di insorgenza della malattia. Stare attenti ai carichi, al peso, variare il tipo di esercizio fisico senza mai minare troppo una singola articolazione è fondamentale.
Nel caso dell’artrite, che rientra tra le patologie reumatiche, non esiste in realtà qualcosa per cercare di prevenire: in questo caso importante è riscontrare subito il più piccolo cambiamento articolare per iniziare le cure mediche senza tergiversare.
Poi come sempre, come per tutto, più amiamo e ci prendiamo cura del nostro corpo senza essere ossessivi più abbasseremo il livello di rischio. Anche qui lo stile di vita sano diventa fondamentale.
Un sorriso,
Elena