Ho l’ansia, che ansia, mi sento l’ansia, sono in ansia… penso che dopo “stress”, la parola “ansia” sia tra le più diffuse nel vocabolario comune…
L’ansia viene definito come uno stato emotivo di condizione di allerta e paura verso ciò che ci sta intorno. È una reazione rispetto alla realtà che viene vissuta in modo esponenziale, un qualcosa che diventa difficile nascondere a chi ci sta intorno: appare evidente il nervosismo e l’apprensione.
L’ansia si manifesta in più modi, in primis, appunto questo stato di agitazione nervosa, ma poi anche con insonnia, dolori alla bocca dello stomaco, un senso di debolezza, la sensazione di vivere in apnea perenne o con facilità di scoppiare in lacrime.
Diciamo che è difficile passare una vita completamente indenne alla sensazione di ansia: prima o poi, in modo più o meno intenso ci imbattiamo tutti in una situazione vissuta che ci porta a sentirci in affanno a livello emotivo. È come se in determinate situazioni, in determinati momenti della nostra vita ci trovassimo a vivere una lotta interiore, che trapela, per l’appunto sotto forma di ansia. Questa sensazione può anche essere positiva, portare un fermento nuovo nelle nostre giornate, può essere segno di una novità, di un cambiamento buono. È un modo del corpo di adattarsi ad un qualcosa che ci sta capitando.
Quando gli episodi ansiosi nascono senza una giustificazione, sono frequenti, eccessivi, magari accompagnati da casi acuti, si parla di ansia negativa o patologica.
Questo tipo di ansia limita le nostre giornate ed il nostro modo di vivere; ci porta a vivere emozioni di difficile gestione, con un senso di incertezza generale su noi stessi e sul nostro mondo.
L’ansia patologica può viaggiare da sola, oppure manifestarsi con altre malattie come la depressione, disturbi di personalità o di adattamento, manie…
Sulla causa non tutti gli esperti sono concordi, anche se si riconoscono diversi fattori che possono portare all’insorgenza del problema. Ci possono essere fattori ereditari – si è visto che circa nel 50% dei casi chi è ansioso ha avuto almeno un familiare con la stessa patologia – e fattori biologici: il cervello ansioso ha alterazioni sulla quantità di alcuni neurotrasmettitori.
Secondo Freud, poi, ci sono anche dei fattori inconsci e l’ansia sarebbe segnale di un conflitto interiore inconscio.
A livello olistico, energetico, il disturbo d’ansia non è diverso da un qualsiasi altro disturbo fisico, nasce da un disequilibrio, da un “intoppo” nel corretto fluire del Qi, dell’Energia Vitale.
Un sorriso,
Elena