Le 5 ferite e come guarirle – di Lise Bourbeau
Chi come operatore olistico tratta di discipline che si basano su emozioni (massaggio bio emozionale, massaggio californiano, floriterapia… solo per citarne alcuni) dovrebbe leggere questo testo. Non per prenderlo come unico punto di riferimento, non per sentirsi più “psicologo” ma per capire quanto possa essere davvero complesso l’animo umano e quanto una ferita non curata possa influenzare la nostra vita anche a distanza di anni.
Nel testo “Le 5 ferite e come guarirle”, l’autrice Lise Bourbeau affronta una tematica complessa, quanto discussa partendo dalle basi della psicologia e della psichiatria per avvicinare la sua teoria al mondo olistico.
Secondo l’autrice esistono dall’infanzia 5 ferite, ognuno di noi ne ha una predominante che condiziona non solo il nostro modo di comportarci e di relazionarci con gli altri, ma anche il nostro aspetto fisico e la tendenza a sviluppare determinati malesseri piuttosto che altri.
Ecco, quindi, che avere un fisico molto magro, sempre contratto, con gli occhi piccoli ed impauriti diventa indice della ferita del rifiuto, una ferita che nasce nei primissimi mesi di vita e che non siamo mai riusciti nel nostro profondo a sanare e che comporta tutta una serie di problematiche che non riusciamo a giustificarci in altro modo.
Rifiuto, abbandono, umiliazione, tradimento, ingiustizia: queste le 5 ferite che ci portano a sviluppare altrettante maschere per non far trapelare il nostro malessere interiore, maschere che servono per difenderci e per attaccare chi potrebbe far di nuovo sanguinare le antiche ferite.
Un testo didattico, che mira a far capire la teoria con esempi pratici e concreti; la lettura è veloce e i concetti restano in mente anche proprio per la capacità dell’autrice di esprimerli in modo diretto senza troppi fronzoli. Sicuramente non concetti assoluti da applicare a tutti, ma uno spunto in più per venire a capo di situazioni che non riusciamo ad inquadrare secondo le “letture” più tradizionale. Un momento anche di autoanalisi per capire se qualcosa ci è rimasto di non risolto dalla nostra infanzia.
Bella la chiusura del testo con una poesia del poeta svedese Hjalmar Soderberg:
Tutti vogliamo essere amati,
se questo non accade, essere ammirati,
se questo non accade, essere temuti,
se questo non accade, essere odiati e disprezzati.
Vogliamo risvegliare un’emozione nell’altro, quale che sia.
L’anima rabbrividisce davanti al vuoto e cerca il contatto a qualsiasi prezzo,
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Buona lettura,
Elena