Conosciuta anche come “erba della donna”, la Cimicifuga vanta proprietà specifiche per i disturbi della menopausa. Vediamo quando e come utilizzarla.
Il nome è decisamente curioso, ma spiega bene a cosa si pensava potesse servire questa pianta: la Cimicifuga, infatti, deve il suo appellativo al botanico svedese Linneo, il padre della classificazione scientifica degli organismi viventi, che in virtù dell’odore fetido e persistente emanato dai fiori, pensò che potesse essere un valido insettifugo.
Per questa proprietà non emerse alcun riscontro, ma al contrario, con il tempo vennero certificate quelle sfruttate dai nativi americani, che usavano la Cimicifuga per facilitare il parto e contrastare i problemi mestruali e i fastidi legati alla menopausa. Per questo motivo, la pianta era conosciuta come Squaw Root, radice della Squaw, a sottolineare un utilizzo prettamente orientato al mondo femminile.
Originaria del Canada e della costa est degli Stati Uniti, la Cimicifuga viene importata in Europa nel 1732 e oggi è efficacemente utilizzata per combattere i disturbi legati alla menopausa.
La Cimicifuga viene nominata spesso nei manuali d’erboristeria come una valida alternativa ai trattamenti ormonali, normalmente previsti per combattere gli spiacevoli sintomi della menopausa: vampate, sudorazioni, secchezza vaginale, umore instabile diminuiscono infatti sensibilmente con l’assunzione di questa pianta.
I principi attivi, che si trovano nel rizoma, sono essenzialmente glicosidi triterpenici, alcaloidi, tannini, acido salicilico, flavonoidi e oligoelementi, che contribuiscono a regalare a questa pianta proprietà antinfiammatorie e contribuiscono a riequilibrare il delicato sistema ormonale.
Questo perché i fitoestrogeni contenuti nella radice di Cimicifuga riescono a legarsi ai recettori della serotonina, svolgendo la stessa funzione di questo neurotrasmettitore, con conseguente diminuzione della sindrome mestruale e di tutti i suoi fastidi.
Inoltre, grazie alle sue proprietà antinfiammatorie, questa pianta seda il mal di testa, le nevralgie e i dolori muscolari. Pensate, la medicina omeopatica sfrutta le proprietà della Cimicifuga addirittura per combattere insonnia e depressione!
In erboristeria potrete trovare facilmente sia l’estratto secco, sia la tintura madre, ma per la cura dei disturbi femminili il primo è senz’altro più efficace. A tal proposito, è interessante sapere che a differenza di altri fitoestrogeni, la Cimicifuga non favorisce “effetti estrogeno simili” e per questa ragione può essere usata anche da quelle donne per le quali l’uso di ormoni è sconsigliato. Se avete familiarità con il tumore al seno, quindi, potrete beneficiare delle proprietà della Cimicifuga, senza alcun problema.
Se l’estratto secco è perfetto per alleviare i sintomi della menopausa, in commercio si trovano anche diversi preparati che, in sinergia con altre piante, sono maggiormente consigliati nel qual caso vogliate risolvere un problema specifico.
Generalmente priva di controindicazione, la Cimicifuga va però evitata quando si hanno altre patologie, soprattutto a carico del fegato e, in ogni caso, è sempre consigliato consultarsi con il proprio medico prima di assumerla per lunghi periodi.
Grazie a tutti!
Andrea