L’olismo è un mondo composto da molteplici punti di vista, di teorie, di energia, che tenta di aiutare ognuno di noi a vivere meglio e più a lungo. Per ottenere questo risultato, però, non basta affidarsi alle varie discipline, tanto o, forse, quasi tutto, passa da uno stile di vita differente, olistico, per l’appunto.
Vivere in modo olistico può dire tutto e può dire niente; tendenzialmente è un modo di vivere dove ci si ascolta maggiormente e si cerca di andare incontro al proprio corpo-mente-spirito.
Intanto significa prendersi del tempo per sé, ascoltare le proprie necessità non solo di riposo, ma anche di crescita personale. Nel mondo olistico, l’Uomo è in continua evoluzione per cercare di essere sempre meglio di quanto era ieri: conoscere qualcosa in più, ma anche migliorare il proprio carattere, la propria empatia, il proprio modo di relazionarsi con il mondo.
Meditare, studiare, ascoltare sono tutti modi per cercare di crescere sempre di più come persona, senza aumentare il proprio Ego. Che vuole dire che non divento presuntuoso, arrogante e quant’altro. Come diceva qualcuno nella nostra occidentale Antica Grecia “So di non sapere”: perché più cresci e più capisci che non saprai mai abbastanza…
Tanti esortano a rallentare, a vivere in modo più calmo. In realtà, ciascuno di noi ha un suo ritmo energetico: c’è chi vive a mille e si sente vivo solo così e chi vive con il freno a mano tirato. Ognuno ha una sua energia vitale e per star bene diventa importante assecondarla anche in termini di velocità. Se ho bisogno di rallentare, rallento; ma se ho voglia di correre di sicuro starò male se mi chiudono o mi chiudo io stesso in gabbia. Anche sul discorso sonno siamo su questa lunghezza d’onda: dovremmo dormire quanto il nostro corpo ci richiede. Magari anche in base alle stagioni: le ore buie dell’inverno ci fanno dormire di più che le lunghe sere d’estate, stagione in cui ci starebbe molto bene un pisolino post prandiale all’ombra
In un discorso olistico, ascoltare il nostro corpo significa dargli da mangiare ciò che ci chiede. Non fossimo influenzati da varie pubblicità, da emozioni represse, dall’influenza degli altri o da mode, saremmo in grado di nutrirci di ciò e di quanto il nostro organismo ci richiede. Idem per il quando. Perché se è vero che fare più pasti durante il giorno aiuta la digestione è anche vero che spesso mangiamo perché è ora di mangiare e non perché abbiamo effettivamente fame. Se ci pensate bene ci sono cibi che ingerite senza neanche ben capire che gusto hanno e senza saper davvero dire se vi piacciono oppure no.
Semplicità in tavola, poi, diventa un pochino la parola d’ordine, ritrovare piatti semplici, magari fatti in casa da noi. Tanti nutrizionisti sostengono che dovremmo mangiare solo quei cibi di cui leggendo l’etichetta conosciamo tutti gli elementi che contengono; meglio ancora quei cibi che non hanno etichetta (verdura, frutta, uova, carne, pesce… ma tutto semplice, poi assemblato da noi).
L’Uomo non può dimenticarsi di essere parte della natura. Ritrovare il contatto con Madre Terra diventa fondamentale per star bene. Significa perdersi nel verde di un prato, nel blu del mare, nell’azzurro del cielo. Significa stupirsi per la bellezza di un fiore, per il profumo di un frutto, per il cinguettio di un uccellino.
Significa anche rispettarla nella sua bellezza e ritrovare il benessere grazie al calore del sole, alla freschezza dell’acqua, ai colori che ci circondano.
Non sempre tutto questo è possibile, non sempre il quotidiano, le bollette da pagare, i doveri sociali da rispettare ci permettono tutto questo. Diciamo che importante è provarci e riuscire ogni giorno a conquistare un pezzettino in più del nostro benessere olistico.
Un sorriso!
Elena