Il mio rapporto con le zanzare è sempre stato più che pessimo, tendenzialmente non ho mai capito a cosa servano e perché devono rovinarci le sere d’estate. Mia nonna mi diceva un po’ per consolarmi, un po’ per cercare di farmi mangiare in modo diverso, che mi pungevano perché avevo il sangue troppo dolce (non ha funzionato, continuo a mangiare dolci…); fatto sta che specie da bambina ogni puntura era davvero un disastro: gonfiore, dolore, rossore.
Ma cosa capita nel nostro corpo quando ci punge un insetto?
Sono tante le specie di artropodi che ci possono pungere o mordere: insetti, aracnidi…
Ci sono insetti che contengono sostanze tossiche che possono dar luogo a reazioni allergiche, come le vespe, i calabroni e le api. Il loro veleno produce nel nostro corpo un effetto vasodilatatore e comporta una reazione cutanea come ponfi, rossore, prurito e dolore. Se la persona punta è allergia al loro veleno si avrà una reazione allergica più o meno grave in base al soggetto.
Abbiamo anche insetti che ci pungono per nutrirsi del nostro sangue, insetti che vengono definiti ematofagi. Sono insetti non velenosi che causano un prurito intenso e irritazione. Pur non avendo veleno, questi insetti possono dare reazione allergica a causa di anticoagulanti ed enzimi contenuti nella loro saliva.
Il grattare la zona del morso peggiora la situazione e la guarigione perché sia pur sempre di fronte ad una ferita aperta che rischia di infettarsi con il nostro graffiare.
Attraverso il punto di morso, l’insetto entra a contatto con il nostro organismo iniettando veleno, allergeni o altre componenti irritanti. Da qui l’insorgere di arrossamento e/o gonfiore cutaneo, prurito e dolore.
La reazione normale al morso comporta l’insorgenza di questi fastidi pressoché nell’immediato e possono durare anche per alcuni giorni. Se la reazione è più intensa si estende la zona di rossore e i sintomi possono durare anche una decina di giorni.
Se la reazione è più intensa possiamo avere un’orticaria generalizzata, un gonfiore che va al di là della zona di puntura interessando spesso viso e labbra. Se il tutto peggiora ancora, rischiamo un gonfiore della gola che rende difficile il passaggio dell’aria e dà luogo a un edema all’altezza delle corde vocali, con difficoltà respiratoria e tosse. Da qui, nei casi peggiori si rischia la perdita di coscienza e lo shock anafilattico.
Il problema grosso, poi, non tanto nelle nostre zone, è la possibilità di trasmissione di malattie che si può generare: febbre gialla e malaria vengono trasmesse in questo modo.
Il mondo olistico ci viene incontro anche in questa situazione con gli oli essenziali che diventano ottimi repellenti da usare sia negli ambienti che direttamente sulla pelle (diluiti in un olio vegetale vettore). Tea tree, lemongrass, melissa, citronella, geranio, lavanda sono tra gli oli essenziali che maggiormente fungono da repellenti per gli insetti.
Come dire… anche in estate è meglio non rimanere senza i nostri piccoli “boccettini magici”!
Un sorriso,
Elena