La celidonia è un pianta erbacea perenne alta circa 50-70 cm e con un fusto eretto e ramificato. Le foglie sono alterne ed imparipennate. Le foglie alla base sono dotate di picciolo, mentre quelle superiori sono sessili. I fiori sono riuniti in piccole ombrelle e con petali di colore giallo intenso.
Secondo alcune ricerche il nome deriverebbe dal greco Chelidon (che significa rondine) in quanto la pianta inizia a fiorire in concomitanza con l’arrivo di questi uccelli. Il suo lattice ha un aspetto molto simile alla bile ed in epoca antica era considerata una pianta utile contro l’ittero ed altri malattie che coinvolgono la parte epatica.
La celidonia possiede proprietà antispatiche e risulta utile in caso di spasmi muscolari. L’uso per via interna è fortemente sconsigliato, se non sotto stretto controllo medico, in quanto si possono manifestare effetti tossici molto gravi, come ad esempio lesioni epatiche e renali, e paralisi dei muscoli respiratori.
La celidonia è molto diffusa in tutta Italia e cresce principalmente nelle zone abbandonate, lungo le siepi, nei boschi ed in luoghi ombrosi.
I principali componenti della celidonia sono:
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Andrea