Per la Medicina Tradizionale Cinese la malattia dipende da diversi fattori che vengono letti in chiave olistica. Tra questi fattori troviamo anche lo stile di vita. Secondo alcuni interpreti il famoso termine Tao, spesso tradotto come “via”, “sentiero”, “percorso”, può anche essere presentato proprio come “stile di vita”.
Il vivere in modo corretto ci permette di mantenere un fluire energetico armonioso per stare bene a livello fisico e mentale.
Anche quando si parla di stile di vita i concetti fondamentali di equilibrio e soggettività permangono. Ognuno di noi ha un suo stile di vita ritagliato su misura ed inseguire il modello dettato da altri può essere dannoso. Per l’M.T.C. rientra nel discorso “stile di vita” l’alimentazione, l’attività fisica, il riposo, la respirazione… Seguire mode del momento potrebbe rivelarsi dannoso, in quanto una dieta, ad esempio, che per i più è sana potrebbe essere nociva per il mio Io. Idem per lo sport: se la mia energia, il mio Qi, sta bene nel momento che pratico la corsa, potrebbe non avere gli stessi benefici dal nuoto o dal pilates.
Ascoltarsi, quindi, è la regola fondamentale e vivere secondo i segnali che il corpo ci lancia.
Già nella scelta dei termini si capisce il discorso della soggettività: nei testi si parla di dieta impropria e non sbagliata. Vale a dire un’alimentazione non adatta a me, ma non errata in senso generale.
Una dieta può essere impropria in termini di quantità e di qualità degli elementi.
La regola generale è mangiare in modo ragionevole, affidandosi alla stagionalità e alla territorialità degli alimenti; seguire il ritmo di Madre Terra per compensare gli agenti esterni di malattia come Freddo, Umidità, Caldo, Vento.
Sbagliare quantità di cibo, quindi mangiare troppo o troppo poco, porta a una non corretta funzione dei Meridiani di Milza e Stomaco, che sono i canali energetici destinati a gestire le sostanze nutritive nel corpo.
Se introduco poco cibo rispetto alle mie esigenze, creerò una forma da vuoto nei due canali energetici associati all’Elemento Terra, che tenderà a portare un deficit di Qi e di Sangue nell’organismo. Al contrario troppo cibo, condurrà ad una sindrome da pieno con una tendenza al ristagno energetico.
Il cibo va poi alternato in modo da non nutrirsi prevalentemente di un solo tipo di alimento: alternare i sapori è importante perché permette di andare a rinforzare i vari elementi che formano il nostro Essere. Vengono definiti 5 Sapori ognuno collegato ad un elemento: acido-Legno, amaro-Fuoco, dolce-Terra, piccante-Metallo, salato-Acqua. Per star bene abbiamo bisogno di un equilibrio degli Elementi e i Sapori possono aiutarci a mantenere questa armonia (qui trovate un approfondimento sull’argomento Sapori ed Elementi).
Importante poi scegliere cibi semplici non troppo raffinati: portare in tavola sempre preparazioni elaborate priva il cibo del suo Jing, della sua Quintessenza, che è la parte che ci porta beneficio; e qui non si parla di calorie ma di Qi, di soffio vitale, di sostanza vitale.
L’Energia è movimento, se si ferma siamo perduti. L’attività fisica aiuta a mantenere questo movimento. Sempre nell’ottica nel trovare il giusto equilibrio. Se non fare movimento crea un rallentamento del Qi ed un ristagno dello Xue nel corpo, il troppo sport porta ad un eccessivo dispendio di risorse, con il rischio di un deficit di Qi.
Anche in questo caso, ognuno di noi deve dosarsi e capire con onestà se si sta muovendo troppo o troppo poco e se i pigri sono maggiormente consapevoli del loro status, spesso gli sportivi non si arrendono alla richiesta del corpo di riposare.
Sapere cosa ci serve per stare bene è fondamentale, siamo noi i primi medici di noi stessi, ma siamo anche i più bravi a dirci le bugie. E questa è la cosa più pericolosa.
Un sorriso,
Elena