Il respiro è energia. L’aria che immettiamo nel nostro corpo nutre il Qi, il famoso soffio vitale che permette di vivere scorrendo nel nostro corpo. Il respirare correttamente ci consente di nutrire il nostro Essere, in un modo similare da quanto otteniamo tramite le calorie del cibo.
Un respiro armonioso, lento, profondo, sa ossigenare ogni cellula del nostro corpo e dare energia nuova alla nostra mente.
Spesso i consigli che sappiamo dare noi naturopati, o operatori olistici in generale, sono talmente semplici da apparire scontati. Eppure spesso ci dimentichiamo di prestare attenzione alle cose semplici, che abbandonate al suo destino, vanno un po’ a casaccio, creando, a volte, problemi.
Non di rado capita di consigliare alla gente di respirare. O meglio di prendersi del tempo per dedicarsi solo al respiro.
Concentrarsi sul movimento del diaframma, sull’aria che entra pulita nei nostri polmoni e quella che esce portando con sé le tossine del nostro corpo, permette di prendersi una pausa dal caos quotidiano.
Spesso anche solo un paio di minuti di respirazione, ci permettono di tenere a bada lo stress o le situazioni di ansia. Senza dimenticarci che respirare “bene” significa anche sistemare la nostra postura: per fare dei respiri lenti e profondi in automatico porterò la schiena in posizione eretta, porterò il mio sguardo in avanti (anche se magari ad occhi chiusi) e, almeno per un attimo, eviterò quella bruttissima inclinazione in avanti del collo che mi permette di scorrere le notifiche e le news sullo smartphone, ma che crea tanti fastidi a livello cervicale.
L’attenzione al respiro, quindi, ci permette di ritrovare armonia a livello fisico e mentale. E da qui poi anche a livello energetico, sempre nel concetto, che se l’energia fluisce bene senza intoppi… staremo bene a 360°.
L’esercizio più semplice da cui iniziare è quello che viene detto respiro quadrato. Si divide in quattro tempi, che devono essere di uguale durata. Avremo una fase di inspirazione, una fase di apnea, una fase di espirazione e, in ultimo, un momento in cui staremo a polmoni vuoti prima di riiniziare il ciclo. Andremo a contare in ogni fase senza affanno per controllare che ad ogni step dedichiamo lo stesso momento. 1.2.3… all’inizio soprattutto se non siamo grandi sportivi riusciremo ad arrivare a tre o a quattro in ogni spazio del nostro quadrato, poi con l’allenamento possiamo allungarci sempre di più. Sempre senza forzare o ritrovarci in affanno, però!
Per rinforzare l’esercizio e renderlo più efficace su un discorso di ricarica energetica e/o mentale possiamo aggiungere un aspetto di visualizzazione di colori.
Andremo in fase di inspirazione ad immaginare che l’aria che entra nel nostro corpo sia di un colore positivo: una tonalità che ci piace particolarmente e che ci porti serenità, tranquillità o forza, a seconda della situazione che stiamo affrontando!
Possiamo inspirare dell’azzurro, del blu, o anche del bianco o dell’oro. Se ci serve un momento di carica, di maggior energia, carisma, possiamo anche immaginare un arancione o un giallo.
Nel momento in cui espiriamo, invece, visualizzeremo un colore che non ci piace, che ci dia l’idea di portarsi via tutti i carichi eccessivi, le “tossine”, che zavorrano la nostra mente. Potrebbe essere un nero, un grigio scuro, un marrone… Lasciate libero l’istinto.
Se state vivendo un periodo intenso, se vi sembra che lo stress vi stia schiacciando… provate semplicemente a respirare!
Un sorriso!
Elena