In campo olistico parliamo di teoria energetica con estrema facilità, fa parte del nostro modo di pensare quotidiano, un qualcosa per noi di scontato come se fosse acqua calda. Ma per chi si avvicina al mondo olistico per la prima volta diventa, a volte, difficile capire cosa sia questa famosa teoria energetica. Ho pensato di fare un attimo il punto della situazione per chi considera l’energia come quella cosa che ci fa accendere la luce in casa quando si fa buio…
Nel mondo olistico si parla di teoria energetica perché si parte dal presupposto che in tutto ciò che esiste ci sia un’energia, un imput che metta in modo qualsiasi cosa. C’è energia negli alberi, nei cristalli, negli animali e in ognuno di noi. Se l’energia del singolo finisce, finisce la sua vita.
L’energia è, quindi, un soffio vitale, un qualcosa di non tangibile che ci permette di esistere.
Questo concetto di energia lo troviamo presente in scuole di pensiero antichissime: ci sono civiltà, come quella indiana o dell’antica Cina, che basano tutto il loro immenso sapere sul concetto di energia. E da questa prima pietra miliare hanno costruito tutto un sistema per illustrare l’Uomo e il suo stato di benessere, fatto di regole e di ragionamenti complessi e precisi.
Per l’Antica Cina l’energia è il Qi, che poi evolve nel famoso Tao; per l’Antica India e l’Ayurveda, l’energia è il Prana che assume varie forme e fa smuovere i più noti 7 chakra principali.
Secondo questo concetto, l’energia regola il funzionamento del corpo umano ma in un senso olistico. L’aggettivo olistico deriva dal termine greco “olos” è significa letteralmente “tutto, intero”. Nel nostro mondo va ad indicare che ogni persona è un insieme di corpo-mente-spirito. Siamo un insieme collegato e se qualcosa non va per il verso giusto soffriamo o sul piano fisico o sul piano emozionale ed ogni piano va ad influenzare l’altro.
Noi stiamo bene se l’energia all’interno del nostro corpo fluisce in modo corretto. Se ha una qualche variazione nel suo moto quasi perpetuo, sviluppiamo una situazione di malessere o di malattia.
Nel nostro corpo l’energia non girovaga a casaccio: il suo percorso è ben tracciato ed individuato.
Sempre seguendo le due scuole di pensiero principale, troviamo per la Medicina Tradizionale Cinese che l’energia scorre in noi in percorsi ben definiti che prendono il nome di Meridiani Energetici. Sono come delle strade con una serie di collegamenti tra loro che percorrono tutto il nostro corpo e permettono al Qi di raggiungere ogni nostra cellula. I Meridiani Energetici principali sono 12, poi ne esistono di secondari: come se fossero una rete stradale, 12 sono le strade principali e poi ne abbiamo di più piccole, fino ad arrivare a dei sentierini di collegamento tra le arterie principali.
Per l’Ayurveda, invece, l’energia nel nostro corpo si esprime attraverso vortici che altro non sono che i 7 chakra che si collocano sull’asse centrale della persona. Anche in questo caso abbiamo tantissimi chakra secondari.
Il giusto fluire dell’energia nel corpo va, quindi, a determinare il nostro livello di benessere psicofisico. Le discipline olistiche si pongono come obbiettivo il ricreare il giusto andamento dell’energia quando un qualcosa gli rema contro. L’energia viene minata da una serie di fattori, che vengono spesso definiti “cause di malattia”, che possono essere stress, traumi, cattiva alimentazione, cattiva qualità del sonno, problemi emozionali, ma anche sbalzi di temperatura, cambio di fusorario, cambio di abitudini non voluto e/o troppo repentino…
Da qui, da questo primissimo concetto, poi tutto si complica. L’energia, che sia il Qi o il Prana, si suddivide in tutta una serie di sotto categorie, ognuna con il proprio compito. Ogni Meridiano ed ogni Chakra assume precise caratteristiche e controlla una parte della nostra fisiologia e del nostro mondo emozionale e comportamentale.
E tutto si complica nel magico mondo delle teorie energetiche che non si smettono mai di studiare, di analizzare e che ci regalano differenti punti di vista del nostro vivere quotidiano!
Un sorriso!
Elena