Può una pianta essere una valida risorsa terapeutica e, allo stesso tempo, una minaccia per la salute? Sì, è il caso della Consolida Maggiore! Scopriamo, dunque, come assicurarsi i suoi benefici, scongiurando ogni tipo di pericolo.
Come capita molto spesso, le proprietà della Consolida Maggiore sono state riconosciute dalla scienza moderna solo recentemente: potente antinfiammatorio e cicatrizzante, utilizzato da sempre, è oggi infatti presente in moltissime delle creme che trovate in farmacia e in erboristeria.
Nonostante ciò, grazie alla ricerca scientifica, ci si è anche accorti che l’uso interno è sempre sconsigliato. Tra i suoi principali componenti, infatti, vi è un gran numero di alcaloidi pirrolizidinici, che gli conferiscono un alto tasso di tossicità. Il che significa che nei tempi passati, se da una parte curava, dall’altra, in dosaggi eccessivi, poteva causare significativi danni al fegato.
Rimane, comunque, inteso che oggi questo non potrebbe mai accadervi, dal momento che per lo più la Consolida Maggiore viene utilizzata per la preparazione di prodotti destinati all’uso topico, e che anche nel caso dei granuli sfruttati dall’omeopatia, non correreste alcun periodo: durante i processi produttivi, infatti, il preparato viene privato di questi alcaloidi tossici.
Fatte queste doverose precisazioni, vediamo più nel dettaglio quali sono le proprietà della Consolida Maggiore e per quali disturbi può essere efficacemente usata.
Il nome di questa pianta deriva dal greco “symphyen”, che significa “collegare, unire”. Non è certo un caso, visto gli antichi greci credevano che fra le proprietà della Consolida ci fosse quella di rigenerare la massa ossea e i tessuti. Pensate, ne erano talmente convinti, che durante le guerre, i soldati erano soliti portarsi dietro delle garze contenenti questa pianta, che poi usavano come una rudimentale ingessatura, per curarsi fratture e ferite.
Oggi sappiamo non ci erano andati troppo lontani. Magari non contribuirà alla ricomposizione di fratture, ma di sicuro sprigiona un forte effetto antiinfiammatorio, al punto che molti dei prodotti moderni, utilizzati per alleviare traumi e gonfiori, sono a base di Consolida Maggiore.
Grazie ai tannini e alle mucillagini, questa pianta assicura, inoltre, una benefica azione emolliente e cicatrizzante, utilissima se avete bisogno di trattare ferite, piaghe da decubito, pelle secca, spellature e punture di insetti.
In alcuni casi, si ricorre alla Consolida anche per la sua proprietà astringente, che consente alla muscolatura di rilassarsi e combatte, quindi, dolori muscolari, nevralgie e crampi. Fino a qualche tempo fa, la Consolida era utilizzata dalla medicina popolare per intervenire nei casi di ulcera e gastrite, ma come accennato più sopra, oggi sappiamo che l’uso interno è sempre sconsigliato.
Per tale ragione, qualora voleste ricorrere a questa erba, assumendo tisane o usandola per fare gargarismi, farete meglio a consultarvi preventivamente con il vostro erborista di fiducia, affinché vi fornisca il dosaggio corretto ed evitare qualsiasi tipo di intossicazione.
Dopo tutto quello che avete letto sulla tossicità della Consolida, sicuramente rimarrete sorpresi di leggere che, talvolta, viene anche utilizzata in cucina, per conferire ai cibi un aroma fresco e stuzzicante. Normalmente si utilizzano le foglie, che però non devono mai essere consumate crude, ma fatte bollire, magari con un bel minestrone.
Al contrario, i gambi, decisamente più duri, risultano gustosi se stufati. Pensate, ci sono ricette che consigliano addirittura di immergere le foglie nella pastella e poi di friggerle in olio bollente, come delle patatine qualsiasi!
Rimane inteso che, sempre a causa dell’elevata tossicità, il consumo di Consolida Maggiore dovrà rappresentare uno strappo alla regola, un’occasione per assaggiare qualcosa di nuovo, ma sempre quantità ridotte. In questo modo poterete fare una nuova esperienza e mettervi al sicuro da qualsiasi conseguenza al fegato.
Grazie a tutti!
Andrea