La possiamo trovare nelle verdure a foglia verde (spinaci, insalata, broccoli), ma anche nei legumi, in oli vegetali e in alcuni tipi di frutta (come, ad esempio i fichi). Oggi parliamo brevemente della vitamina K, che possiamo anche in parte trovare in carne e uova e che viene pure prodotta dai batteri che vivono nel nostro intestino.
La vitamina K, o naftochinone, fa parte delle vitamine liposolubili ed ha un ruolo fondamentale nella coagulazione del sangue: livelli troppo bassi di questa vitamina causano emorragie più o meno gravi (da un’epistassi leggera ad emorragie cerebrali). Tant’è che la sua lettera identificativa, la K, è l’iniziale del nome danese Koagulation vitamin.
La maggior parte dei veleni per topi bloccano la funzione della vitamina K causando così in chi li ingeriscono (e purtroppo spesso, per errore o cattiveria, non sono solo topi…) emorragie letali.
Inoltre la vitamina K svolge una parte importante nella salute delle ossa, tant’è che una sua carenza aumenta il rischio di fratture e di osteoporosi.
In base all’origine e alla funzione specifica la vitamina K viene suddivisa in tre tipi.
Abbiamo la K1 che troviamo nelle verdure e nella frutta e che lavora nei processi di coagulazione, la K2, sintetizzata dalla nostra flora batterica che è fondamentale per le ossa e la K3 di origine sintetica che ha il compito di regolarizzare la coagulazione. La K3 si trova nei farmaci.
La vitamina K può essere bassa nei neonati, magari per uno scarso trasferimento da mamma a bambino ancora durante la gravidanza o attraverso l’allattamento, magari per una ancora scarsa sintesi da parte della flora batterica intestinale del bambino nei primi giorni di vita. Per questo talvolta capita che venga somministrata ai neonati alla nascita o poco dopo per via intramuscolo.
Alcune malattie come la celiachia, la fibrosi cistica e la colite ulcerosa, portano a una situazione cronica di mal assorbimento a livello intestinale di vitamina K.
Non ci sono, invece, grossi rischi su un discorso di eccesso di vitamina K se non in persone che stiano facendo particolari cure anticoagulanti, ma lì sarà il medico a dare le indicazioni più opportune.
Per tutti gli altri si possono mangiare spinaci e broccoli in quantità senza particolari problemi con questa vitamina!
Un sorriso,
Elena