Nel mondo olistico parliamo spesso di corpo, mente e spirito e diamo spesso molto spazio alle emozioni. Le vediamo come un qualcosa di fondamentale (d’altra parte come potremmo vivere senza sentimenti) ma anche come punto di partenza della nostra salute e del nostro benessere.
Le emozioni, i nostri stati d’animo sono parte di noi e nessuno ci può dire se un’emozione è giusta o sbagliata o ci può imporre cosa provare, cosa sentire in determinati momenti della nostra vita. In molte discipline olistiche, si parla del contrasto che si crea spesso tra la nostra vera Anima e quello che il mondo esterno si aspetta da noi, soprattutto nel campo dei sentimenti. La gente – lo sappiamo – parla spesso e volentieri e si diverte a dare consigli non richiesti. Ecco che a livello di emozioni non dovremmo dar retta a nessuno. Siamo tristi? Siamo arrabbiati? Siamo felici? È una scelta nostra ed è una libertà nostra. Non c’è scritto da nessuna parte che di fronte ad una medesima situazione dobbiamo essere tutti felici e soddisfatti di noi e di fronte ad un altro evento tutti arrabbiati e furiosi. Ognuno di noi prova proprie emozioni sulla base del proprio carattere, del proprio vissuto, del momento che sta vivendo. Non esiste un’emozione buona o una cattiva. O per lo meno non la si può definire tale a livello universale.
Le emozioni come dicevamo sono soggettive e questo è il primo punto. Ma poi dobbiamo essere consapevoli che vanno ad interferire con il nostro stato di salute quando sono eccessive. Mantenere un equilibrio emotivo è fondamentale per stare bene; che non vuol dire non provare mai emozioni negative, ma significa che quelle emozioni devono avere dei confini. Sono arrabbiato? Ok va bene, ci sta. Ma non posso rimanere arrabbiato in eterno. La rabbia non si deve impossessare di me, una volta che l’ho espressa, che l’ho sfogata, deve scivolare via e lasciare spazio ad altre emozioni. Sono gli eccessi emozionali o i deficit emozionali che ci creano problemi. La vita ci pone davanti a situazioni che generano emozioni ed è umano sentire sentimenti diversi. Nel mondo olistico è tutto un gioco di equilibri: il niente e il troppo non vanno mai bene, anche in questo frangente. Non sono mai arrabbiato: non va bene; sono sempre arrabbiato: non va bene.
Devo esprimere le mie emozioni e poi lasciarle andare per evitare che intacchino il mio corpo e la mia mente rischiando di disequilibrare l’intero sistema mandandolo in tilt.
Il concetto di corpo-mente-spirito ci porta a vedere le emozioni interconnesse con il nostro corpo. Questo significa che se accusiamo malesseri che non riusciamo a giustificare con accertamenti medici, dovremmo chiederci se all’origine del tutto non possa, forse, esserci anche un disequilibrio emozionale. Nel nostro campo non è strano scoprire una difficoltà nell’esternare il proprio pensiero dietro ad un dolore cervicale, un eccesso di preoccupazioni in un mal di schiena, o una difficoltà nel reggere un carico di lavoro e di responsabilità in un dolore ad una gamba. Solo esempi, certo, ma questo vorrebbe essere uno spunto di riflessione per farci capire quanto sia importante star bene con noi stessi anche a livello emozionale.
L’esempio più lampante e diffuso forse lo troviamo, ancora di più, se pensiamo alla relazione tra cibo ed emozioni: quante volte soffriamo o abbiamo avuto anche solo in modo indiretto con la fame nervosa? Quante volte mangiamo per far tacere la noia, la tristezza, l’ansia o quant’altro. Ecco anche qui abbiamo il collegamento tra corpo e mente, tra fisicità ed emozioni.
Non è facile mantenere un certo equilibrio emozionale, per tanti è un utopico punto di arrivo di un percorso lungo tutta la vita. Però l’importante è iniziare a prendere in considerazione il concetto, per provare a cambiare, per provare a stare meglio.
Un sorriso!
Elena