L’aiuto della Floriterapia per l’odontofobia
La Floriterapia ci viene in aiuto con Rimedi che possono lavorare sul lungo raggio oppure come rimedi d’emergenza. Mimulus è il Fiore di Bach adatto a tutte le paure che possono avere un nome, un oggetto definito. Ecco, quindi, che può lavorare a livello vibrazionale sulla distanza per farci affrontare con più tranquillità gli appuntamenti con il dentista. L’ideale sarebbe assumere il rimedio un 15 giorni prima della data fatidica con una dose di 4/5 gocce sotto la lingua per un 3/4 volte al giorno.
Se non abbiamo tempo di assumere i Fiori con preavviso possiamo, invece, ricorre ai preparati di emergenza. Questi sono un mix di Fiori pensati proprio per un’azione pronto uso e che vanno assunti nei momenti di difficoltà, anch’essi direttamente sotto la lingua. Abbiamo come scelta o il Rescue Remedy della Floriterapia di Bach o Emergency della Floriterapia Australiana. Due Floriterapie differenti, ma entrambe efficaci!
Possiamo fare poi un lavoro sulla nostra paura, una sorta di autoanalisi sul perché abbiamo questo terrore. Spesso la paura nasce dal non conoscere o da traumi passati. Informarsi su come lavora il dentista, scegliere un medico che ci ispiri fiducia, cercare di capire che a 40anni non possiamo avere le stesse reazioni che a 6anni… Esternare la propria paura poi ci permette di essere gestiti meglio dal medico: se ci capisce e se c’è la corretta empatia saprà esorcizzare i nostri timori e se è possibile organizzare gli appuntamenti iniziando da interventi meno intensi.
Spesso, inoltre, la scrittura aiuta: mettere nero su bianco le nostre emozioni, le nostre paure rispetto ad una sensazione è un modo per affrontarle meglio. Possiamo anche scrivere un voto sul dolore che temiamo di sentire e poi a fine seduta dare un voto al dolore che effettivamente abbiamo dovuto subire. Spesso il primo voto sarà maggiore del secondo proprio perché la paura attanaglia la nostra parte più razionale.
Le tecniche di respirazione possono essere efficaci per farci rimanere consapevoli di noi stessi e delle nostre emozioni. Perderci in dei respiri lunghi, ritmati, calmi diventa utile per fermare un lavorio mentale che ci fa più male che bene. Ci sono tantissime tecniche, alcune anche complesse: ma per iniziare basta davvero fermarsi ed ascoltare i propri polmoni riempirsi e svuotarsi senza fretta, senza ansia, senza esasperazioni del movimento.
Possiamo immaginare ad ogni inspiro di portare in noi non solo ossigeno, ma anche coraggio e ad ogni espirazione di buttar via, con l’anidride carbonica, la paura.
Sono piccoli consigli che possono però aiutare in caso di paure gestibili, certo se poi il tutto diventa troppo invalidante occorre rivolgersi a specialisti esperti.
Un abbraccio!
Elena