La rabbia per la Medicina Tradizionale Cinese è collegata all’Elemento Legno e ai Meridiano di Fegato e Vescica Biliare: come dire, anche ad est, ritorna il concetto di rodersi il fegato dalla rabbia, modo di dire assai comune nelle nostre zone. E se esiste questo legame tra emozione ed organo, esiste anche una forte attenzione in campo energetico a non lasciare che le emozioni ci esplodano dentro.
Per l’M.T.C. (abbreviazione di Medicina Tradizionale Cinese) la rabbia si distingue in rabbia vera e propria che esplode all’esterno e una rabbia repressa, che porta con sé il rischio dell’implosione. Entrambe ci possono danneggiare, se non riusciamo a gestirle, ma quella repressa rischia di essere peggiore perché tenuta nascosta agli occhi del mondo, ma anche negata a noi stessi e quando si arriva all’apice della sopportazione si rischia di farsi ancora più male.
L’esternazione dei sentimenti e dell’emozioni, qualunque esse siano, viene vista come un modo per evitare un disequilibrio energetico e come spinta per crescere e migliorarsi, alla ricerca del meglio di Sé.
Il trattenere la rabbia rischia di portare ad un grande disequilibrio che può rispecchiarsi a livello fisico e mentale. Per le teorie energetiche le emozioni possono diventare causa “di malattia”, nel senso che tanti nostri malesseri posso arrivare anche dal piano emozionale pur apparando su un piano fisico.
A livello sociale, la rabbia viene poco approvata: esternare in modo violento, impaziente ed esplosivo un qualcosa che non ci va giù viene visto come un atteggiamento molto negativo, poco adatto ad una vita di relazione con gli altri. Se gli eccessi in tal senso non vanno assolutamente bene e sono anche questi dannosi per la persona, camuffare la rabbia, cercare di nasconderla, di soffocarla diventa ancor più negativo. Il trattenersi, si sa, spesso e volentieri diventa alla fine impossibile e l’esplosione ancora più violenta.
La rabbia repressa va a danneggiare il Meridiano di Fegato e le espressioni dell’Elemento Legno del nostro corpo. Serriamo i denti, diventiamo impazienti, intollerati, non sorridiamo più per davvero, ma solo quasi come segno di irritazione. E soprattutto la rabbia si sfoga sui nostri muscoli: contratture muscolari diffuse arrivano spesso da questo tormento interiore che cerca di negare l’espressione di un’emozione umana, normale di fronte ad un torto subito. Spesso è il collo a subirne il maggior disagio.
Il Fegato ha come importante funzione quella di armonizzare il Qi, l’energia vitale, e se le emozioni lo alterano va in tilt l’intero sistema corpo.
La rabbia repressa porta ad un aumento della pressione arteriosa, a frequenti mal di testa, a vertigini, acufeni, oltre che a problemi digestivi. La sensazione è quella di sentirsi una pentola a pressione che non ce la fa più e vorrebbe esplodere.
Chiedetevi, quindi, quale possa essere la causa di qualche vostro malessere, chiedetevi se non avete ingoiato troppi rospi. Non è il caso, ovviamente, di tirare pugni al muro o di essere eccessivamente violenti o maleducati: esternare la nostra rabbia è un diritto che non deve ledere agli altri.
Impariamo a darle lo spazio che si merita, nulla di più, nulla di meno. Dire sempre di si e sorridere sempre sarà forse buona educazione, ma non porta spesso lontano nella ricerca del nostro benessere.
Ogni emozione deve avere il suo tempo e, soprattutto, non esistono emozioni totalmente negative: tutte ci permettono di ritrovare un equilibrio perso.
Un sorriso,
Elena