Avviso iniziale… se siete dei Grinch che odiate il Natale, saltate la lettura dell’articolo di oggi… Io adoro l’ultimo mese dell’anno con le lucine, gli addobbi e i pacchettini e oggi vorrei affrontare tutto questo in una visione olistica. Perché si l’olismo è una filosofia di vita che può essere espressa in ogni dove.
Gli addobbi di Natale hanno una valenza tradizionale particolare: servono per portare luce nel mese con il giorno più corto dell’anno. Un periodo in cui l’energia Yin regna sovrana e abbiamo bisogno di luminarie, candele, lucine per portare calore – energia Yang – al nostro animo e al nostro corpo. Un modo per darci luci, per schiarirci i pensieri e per ritrovare noi stessi alla fine di un percorso annuale.
È tempo di bilanci il mese di dicembre, un modo per capire se siamo soddisfatti di noi, di questi giorni passati, di quanto abbiamo costruito e di come siamo cresciuti. Davanti le luci colorate ad intermittenza dell’albero di Natale, dovremmo trovare l’obiettività di criticarci, ma anche e soprattutto di lodarci per cosa siamo riusciti a concludere, nonostante tutto e tutti.
In più, se non abitiamo in una mega super reggia, per far spazio agli addobbi dobbiamo spostare qualcosa dalle nostre case: un momento da cogliere per capire cosa buttar via di superfluo che non ci serve più, per chiudere con degli oggetti ricordo di un passato che non torna e lasciar posto ad addobbi che ci portino serenità.
Il tutto – se vogliamo rispettare i principi del Feng Shui – con il discorso che non dobbiamo riempire troppo gli spazi, non dobbiamo esagerare ma mantenere sobrietà ed eleganza: l’Energia deve poter circolare nella nostra casa senza perdersi tra ghirlande, ninnoli e babbo natali giganti. Se vogliamo, un momento per allenare la nostra capacità di scelta e valutare quali addobbi si e quali no, per non perdere gusto e diventare eccessivi.
Non tutti amiamo le Feste, si sa; ognuno ha i suoi motivi di gioia o di dolore. Olisticamente si dice sempre di cercare il lato bello in tutte le cose: ecco trovate il bello anche qua. Magari nelle canzoncine trillanti che sono oramai un ritornello noto a quasi tutte le orecchie. Alla fine le canzoncine allegre sono musicoterapia che posso rallegrarci: cantiamo, balliamo, cerchiamo di sorridere per noi stessi, per dimostrarci che ci vogliamo bene.
Dovrebbe poi anche essere un periodo di buone azioni, di gentilezza (che dovrebbe poi estendersi a tutti gli altri mesi, se no che senso ha?): cerchiamo di fare un atto gentile al giorno, anche solo un sorriso spontaneo ad uno sconosciuto. La gentilezza fa bene a noi e agli altri: riscopriamola! Facciamola diventare un’abitudine!
È anche tempo di regali e anche qui potremmo riscoprire il concetto del regalo come pensiero, come simbolo di stima o di affetto e non valutarlo in base al costo… Troviamo dei pensieri che possano stupire, ma che possano regalare un attimo prezioso a chi lo riceve. Per me… con un libro non si sbaglia mai, ma perché non dedicare anche un’esperienza particolare? Tanto per aprire nuovi orizzonti, far provare sensazioni nuove? Sono di parte, lo so, però tipo un buono regalo per un trattamento olistico non è mica male come idea! Così come: perché non regalare un corso? Ma anche un olio essenziale che sia in sintonia con la persona o una tisana o un cristallo.
Un regalo per poter dire alla persona di pensare a se stessa, alla sua crescita personale, al suo benessere!
Manca un mese, lo so, tanto o poco sceglietelo voi: ma che sia un mese in cui pensiamo olisticamente sia al nostro corpo, che alla nostra mente che al nostro spirito. Un mese dove essere felici, semplicemente perché ce lo meritiamo!
Grazie a tutti!
Andrea