Durante quasi tutte le tipologie di massaggi, arriva il momento dell’impastamento, una tecnica che assicura indiscussi benefici. Vediamo di cosa si tratta.
Se avete mai ricevuto un massaggio, soprattutto di tipo occidentale, avrete certamente amato il momento dell’impastamento, conosciuto anche come Petrissage. Vi sarete infatti accorti che i movimenti del massaggiatore differiscono di momento in momento: ora dolci, ora più vigorosi, non vengono scelti a caso, ma fanno tutti riferimento al Massaggio Svedese. Curiosamente, sebbene il nome di questa tecnica di massaggio faccia pensare a qualcosa di nato e sviluppato in Svezia, non è propriamente così.
Pehr Henrik Ling, il medico ed insegnate di ginnastica che per primo definì il metodo, era sì svedese, ma prese spunto dalle tecniche di massaggio orientali, che si sa, sono storicamente fra le più antiche ed efficaci. La particolarità di questo massaggio è che si basa su movimenti ben precisi, che vengono direzionati secondo il flusso di sangue venoso, favorendo in questo modo la stimolazione della circolazione sanguigna.
L’impastamento è solo una delle fasi del Massaggio Svedese e, pur rimanendo una delle più vigorose, è anche quella che assicura i maggiori benefici.
Questa tecnica di massaggio, conosciuta anche come Petrissage, è piuttosto diversificata e comprende vari tipi di manipolazioni del corpo del ricevente. In linea generale, è soprattutto praticata su zone caratterizzate da una più imponente massa muscolare, che necessita quindi un intervento più profondo.
Generalmente viene eseguita con entrambe le mani, che si muovono sul corpo del paziente in modo deciso e talvolta intervengono pure i pollici. Il Petrissage più tradizionale è quando il massaggiatore impasta il corpo del ricevente proprio come se stesse preparando della pasta fatta in casa. Lo scopo è chiaro: distendere, sollevare e spostare in senso trasversale i muscoli,
Se invece lo scopo del trattamento è quello di scollare le aderenze o favorire la vasodilatazione, allora il movimento si farà più leggero e sembrerà quasi un pizzicamento, durante il quale una mano pizzica la massa muscolare e l’altra la lascia andare.
Generalmente il momento dell’impastamento non è affatto doloroso, anzi, per alcune persone è decisamente piacevole. In ogni caso, profonda o leggera che sia, questa tecnica si avvale soprattutto del peso del massaggiatore, che appoggiandosi sul cliente con le braccia, riuscirà a modulare l’intensità del massaggio, che in ogni caso rimane sempre ritmico e lento.
Momento clou di qualsiasi massaggio di tipo occidentale, l’impastamento prevede quindi una sorta di spremitura dei muscoli a mani alternate. Lo scopo ultimo di tale manovra è quello di scollare i tessuti e renderli maggiormente elastici, ma nello stesso tempo è anche un ottimo trattamento per eliminare tossine e scorie, che contribuiscono ad affaticare l’apparato muscolare. Migliora la circolazione sanguigna, ossigena i tessuti ed è particolarmente indicato come coadiuvante delle diete dimagranti: l’impastamento per la cellulite, infatti, è una tecnica davvero efficace per favorire il drenaggio, stimolare gli scambi cellulari ed attivare la microcircolazione.
Adatto a tutti, giovani e meno giovani, sportivi e sedentari, l’impastamento va però evitato in tutti i casi di problemi circolatori, strappi muscolari, infiammazioni, traumi e, ovviamente, quando la cute è affetta da infezioni o ferite recenti.
Grazie a tutti!
Andrea