Amatissimo dalla principessa Sissi e reso celebre dallo stilista Christian Dior, che lo usò per una sua linea di abiti da sera, il Mughetto nasconde insospettabili proprietà cardiotoniche. Ma attenzione a come lo usate, perché la pianta è estremamente velenosa.
Avete mai sentito parlare delle proprietà del Mughetto? Questo fiore viene citato soprattutto in relazione ai profumi e ai bouquet da sposa, ma in realtà è anche un potente rimedio naturale per il cuore.
L’aspetto è delizioso: in maggio, quando fiorisce, dà alla luce una miriade di piccole campanelle bianche, rivolte verso il basso, che occhieggiano dai cespugli. Il suo habitat ideale, infatti, è il bosco e il sottobosco, dove le aree ombreggianti ne favoriscono la crescita. Nel nostro paese, il Mughetto cresce solo al nord, nella zona delle Prealpi, ma anche qualora lo doveste incontrare, non fatevi prendere dalla tentazione di coglierlo, per preparare un rimedio fai da te: il Mughetto è velenoso, quindi se avete bisogno di trattare palpitazioni o insufficienza cardiaca, affidatevi solo ai prodotti delle erboristerie, avendo cura di rispettarne la posologia.
I principi attivi del Mughetto sono contenuti soprattutto nei suoi fiori, che contengono un’importante quantità di glucosidi cardioattivi, tra cui la convallatossina, una sostanza dagli effetti simil-digitalici. La stessa proprietà che possiedono anche altri componenti della pianta, come la convallaria, l’acido convallarico e la convallamarina, che contribuiscono agli effetti altamente tossici di questa pianta.
Ma preso nelle giuste quantità e sotto stretto controllo medico, il Mughetto combatte l’insufficienza cardiaca, permettendo al cuore di regolarizzare i propri battiti. Per questa ragione, è altresì indicato contro la tachicardia, mentre l’omeopatia lo utilizza come efficace digestivo.
Il nome scientifico del Mughetto è Covallaria Majalis, ma è anche conosciuto come Giglio delle Convalli, Fioraliso o Mugherino. Simbolo di felicità e purezza, è il fiore preferito dalle spose, che spesso si presentano in chiesa sfoggiando dei graziosi bouquet realizzati con questa pianta.
Probabilmente questa tradizione discende direttamente da un’antica usanza del Medioevo, quando nel mese di maggio venivano organizzate grandi feste, in cui le giovani donne in età da marito avevano l’occasione di conoscere i loro futuri mariti, che per l’occasione sfoggiavano fiori di Mughetto all’occhiello.
Da quando, invece, venne istituita la Festa del Lavoro, nel lontano 1889, in Francia gli stilisti presero ad offrire alle loro operaie un mazzetto di Mughetto per celebrare tale giornata e da allora il fiore divenne indissolubilmente il simbolo del Primo Maggio.
A questa pianta sono associate diverse leggende. La tradizione cristiana ne parla come del prodotto delle lacrime della Madonna alla vista del figlio crocifisso, mentre la cultura esoterica l’associa al mondo delle fate: le campanelle bianche, infatti, non sarebbero altro che le coppe in cui bevono questi delicati essere magici e avrebbero il compito di proteggere le case e i giardini dagli spiriti maligni e di contrastare i malefici incantesimi delle streghe.
Oggi, oltre ad essere conosciuto come rimedio naturale contro i disturbi del cuore, il Mughetto viene anche utilizzato sotto forma di olio essenziale, per la profumazione di ambienti e biancheria.
Grazie a tutti!
Andrea