Esistono tantissime tecniche di respirazione, tutte con lo scopo di farci ritagliare qualche minuto solo per noi e dedicare un attimo a noi stessi per migliorare il nostro benessere. Tra le tecniche più simpatiche che, a mio avviso, possono servire anche a sdrammatizzare una giornata no e a regalarci un sorriso troviamo le tecniche che prevedono la vocalizzazione delle vocali. I
In queste respirazioni iniziamo come sempre con dei respiri lenti e profondi, un modo per cercare di liberarci la mente e trovare concentrazione solo su quello che stiamo facendo. Ci mettiamo comodi, meglio se seduti, o a terra o su una sedia (in quest’ultimo caso senza incrociare le gambe) con la schiena ben dritta, ma senza forzare la postura. Dobbiamo proprio sentire che il nostro corpo si rilassa e si muove al ritmo e all’intensità del respiro. Non faremo respiri troppo lunghi per noi: rimaniamo sulla nostra lunghezza che ci permetta di avvertire benessere. Inspiriamo con tranquillità e poi questo espiriamo andremo a pronunciare una delle 5 vocali. La vibrazione di ogni vocale va a rilassare e a rigenerare l’energia dell’organismo.
L’esercizio andrebbe fatto per almeno 3 minuti e ogni vocale ha un suo specifico perché.
La pronuncia dell’A andrebbe fatta aprendo bene la bocca e premendo con la lingua sugli incisivi inferiori. Porta beneficio al torace e ai polmoni, aiutandoci in caso di respirazioni corte e frettolose per lo stress; aumenta la vitalità e calma le situazioni d’ansia.
La pronuncia della vocale andrebbe fatta con un’espressione seria dando bene la forma circolare alle labbra, la lingua non andrà a toccare i denti.
La respirazione con la vocale O aiuta a rinforzare il diaframma e secondo il pensiero yogico – a cui queste tecniche appartengono – fa bene al sistema cardiovascolare.
Espirate e pronunciate la U senza che la lingua tocchi i denti e senza aprire troppo le labbra.
La vibrazione che immette nel corpo questa vocale si propaga portando benefici allo stomaco e all’intestino. Aiuta in caso di dolori mestruali.
La E andrà pronunciata aprendo il più possibile la bocca. Aiuta la gola e la faringe, sentirete dei benefici anche in caso di abbassamenti di voce. In questo esercizio dovremo inspirare anche dalla bocca, mentre nel caso delle altre vocali è meglio inspirare dal naso. Come tecnica viene indicata anche in caso di stanchezza fisica e mentale.
La I va pronunciata forzando le labbra senza che i denti siano toccati dalla lingua. Le vibrazioni si propagheranno dando vitalità ai reni e alla zona lombare, utile quindi anche per il mal di schiena.
Sembrano quasi un gioco queste tecniche, ma la loro tradizione millenaria ci indica che sono tutt’altro che infantili! Provate per qualche giorno, concentrandovi sulle vibrazioni che si propagano nel corpo (non sono poi cosi distanti dalle vibrazioni delle campane tibetane!), ne vedrete gli effetti!
Un abbraccio!
Elena