“Chakra” è una parola Sanscrita il cui significato è ruota o disco e indica uno dei setti centri di base di energia nel corpo umano. È un vero e proprio centro di smistamento, un punto di entrata e di uscita dell’energia dall’universo a noi e viceversa.
Secondo la teoria dei chakra, ognuno dei 7 centri energetici principali, che regolano la nostra vita ed il nostro benessere, si sviluppa in un determinato momento della nostra esistenza.
È un percorso a step, dove ogni stadio completato fa da base allo stadio di sviluppo successivo. La maggior parte della nostra vita la passiamo con tutti e 7 i chakra in funzione, ma il buon scorrere energetico dipende anche se ci hanno lasciato il tempo di svilupparli man mano nel nostro percorso di crescita.
Il chakra della radice è quello che determina la formazione del nostro Io fisico, dandogli uno spazio preciso e che dà il via all’energia vitale che possediamo e che possiamo utilizzare nel nostro quotidiano.
Lo stadio di sviluppo di questo chakra va da metà gravidanza ai 12 mesi di vita, dove l’apice si ha verso i 5 mesi. Una parte importante viene, quindi, svolta prima della nascita.
Lo sviluppo di questo chakra avviene quando il bambino vive ancora in piena simbiosi con la madre, con poca attenzione verso il mondo esterno: è il momento in cui impariamo ad usare il nostro corpo, a capire cosa possiamo fare. Pian piano ci ritagliamo un nostro spazio fisico, dapprima mangiando e intuendo che il cibo è un qualcosa di essenziale per la vita e poi iniziando a conoscere il mondo. Afferrando gli oggetti, iniziando a muoversi nello spazio, il futuro uomo mette le basi delle future e complete azioni motorie: che vuol dire anche ottenere indipendenza. È il momento in cui il bambino ha necessità di captare sicurezza e fiducia intorno a sé, in modo poi da mantenere il suo primo chakra forte per il resto della sua esistenza.
Soffrire la fame, avere problemi motori, non avvertire la sicurezza di un amore che protegge dal mondo esterno, non avere un ambiente da considerare casa, sono situazioni che possono creare squilibri energetici che potrebbero generare ferite profonde per tutta la vita.
Il secondo chakra si sviluppa dai 6 mesi ai 2 anni con un periodo cruciale verso il 12/18 mesi. È il momento in cui si percepisce un mondo al di fuori di noi. La capacità di muoversi permette di toccare e raggiungere oggetti e persone, di ottenere una primissima indipendenza dalla madre, di esplorare, conoscere ciò che prima neanche di vedeva da dentro la culla.
In questa fase di sviluppo si percepisce che esiste un qualcosa al di fuori di noi e che ci genera un qualcosa a livello di emozioni, non ancora, ovviamente, esprimibile a parole. Ma è il primo momento in cui si scoprono le emozioni ed in qualche modo si deve iniziare a gestirle, oltre magari al pianto disperato.
Dai 18 mesi a 4 anni circa si ha lo sviluppo del Sé. Il momento in cui il bambino avverte sicurezza e vuole iniziare ad “esistere” come persona. È il momento del volere. L’uso della parola permette di capire la relazione causa/effetto: chiedo una caramella, insisto e la nonna mi concede la caramella.
Ma è anche il momento di capire che se voglio un qualcosa, non basta chiedere ma anche fare qualcosa: metto a posto i giochi e la mamma mi gratifica, anche solo con un bacio. Il bambino è concentrato solo su di sé, con ben poco spazio per gli altri. È il momento dello sviluppo dell’autostima ed è importante che cresca consapevole del fatto di valere ma anche che non può prevalere egoisticamente sugli altri. È lo stadio essenziale per diventare adulti sicuri ma non prepotenti: insomma, un compito non da poco per i genitori, eppure così fondamentale.
Il quarto chakra è il chakra dell’amore, il vortice che ci permette di provare sentimenti per il prossimo. Si sviluppa tra i 4 e i 7 anni, quando l’Io ha completato la sua fase e può relazionarsi dapprima con i genitori e poi con il resto di familiari e amici stretti. Sono gli anni dei primi amici del cuore, dei compagni di giochi da cui non ci si vuole mai separare.
È il momento per capire le relazioni con il mondo esterno, in cui si impara anche a cogliere le relazioni tra le varie cose e situazioni. Si dovrebbe arrivare ad una corretta accettazione di sé da cui parte l’accettazione degli altri, con i pregi e difetti.
Da qui nasce la capacità di essere adulti in grado di amare e di voler bene nel modo corretto, senza ricatti, senza rinunce, senza negazione di se stessi.
È il chakra dell’espressione del proprio pensiero, della capacità di esprimere la propria persona con creatività e soggettività. È tra i 7 e i 12 anni che dovremmo definire la nostra identità creativa e la capacità di parlare di noi al mondo, quasi come se donassimo la parte migliore di noi all’universo, per rendere il mondo un posto migliore in cui vivere.
Stoppare la possibilità di esprimere se stessi in questi anni, porta ad essere adulti non in grado di dire ciò che si pensa o peggio a non avere idee proprie precise e, quindi, a sottomettersi a quelle altrui.
Il chakra del terzo occhio si sviluppa durante l’adolescenza, età critica e ricca, in cui si inseguono modelli e miti come ricerca di ruoli di riferimento sociali. È il momento della ribellione dai genitori, dalla famiglia, proprio per cercare di andar oltre a qualcosa di già definito, già deciso. Si cercano nuove regole, si cercano nuovi orizzonti. È il momento cruciale per perdersi e ritrovarsi, un modo per dire addio al bambino definito dalla famiglia e ritrovare l’adulto voluto e riconosciuto dal soggetto stesso. Un momento importante dove la fase di revisione dell’Io, dalla propria identità deve riunirsi con i chakra sottostante per ritrovare e mantenere radici, sentimenti, affermazione del sé e capacità di espressione. Diciamo che è un momento di discussione per andar oltre e trovare la propria strada.
Il chakra della corona è legato alla conoscenza, al sapere, al cercare un mondo spirituale che vada oltre a quello materiale.
Si sviluppa nella prima parte della vita adulta ma poi non ha un termine: è uno sviluppo, un evolversi che va avanti per tutta la vita, perché non si smette mai di imparare.
È legato al cercare di risolvere i perché della vita, al trovare una spiegazione alla propria esistenza: un rendersi conto che esiste un qualcosa di più forte, di più grande di noi che ci dà ispirazione e voglia di migliorarci.
Se i chakra inferiore non sono in equilibrio, il settimo chakra non sarà mai in grado di muoversi liberamente. È il punto più altro della nostra energia, che necessita di basi solide per innalzarsi ad un livello superiore.
Si potrebbe dire molto molto di più… ma non sarebbe più un discorso in breve! 😊
Un sorriso!
Elena