Al di fuori di noi, Pitta è il fuoco cosmico, è l’energia del Sole e delle stelle, che arde senza sosta. Ma quando si tratta di individui, va tenuto sotto controllo. Ecco, quindi, i consigli dell’Ayurveda per scegliere l’olio più adatto a Pitta.
Dopo aver approfondito l’argomento in relazione al Dosha Vata, è il momento di scoprire quali sono gli oli ayurvedici migliori per il Dosha Pitta.
Secondo l’Ayurveda, la costituzione fisica viene decisa dai Dosha che si ereditano dai genitori, dalla stagione in cui si viene concepiti e dall’alimentazione della madre durante la gravidanza. Tutto ciò determina il Dosha di appartenenza, in cui uno o più elementi (Fuoco, Acqua, Terra, Etere e Aria) saranno preponderanti.
Nel caso del Dosha Pitta, gli elementi in gioco sono Fuoco e Acqua, un connubio che può apparire come contraddittorio e che, invece, da vita a un equilibrio perfetto. Il termine Pitta, infatti, deriva dalla radice “tap”, che in sanscrito significa “ciò che produce calore”. Il Fuoco di Pitta, dunque, viene tenuto sotto controllo dall’elemento Acqua, ma quando il Dosha non è in equilibrio, ecco che possono manifestarsi disturbi di digestione, temperatura corporea anomala, infiammazioni,sudorazione eccessiva e tutti quei disturbi che derivano da un metabolismo compromesso.
Ovviamente, uno squilibrio del Dosha Pitta si riversa anche sulla componente mentale: ansia, irritabilità, eccessi di collera e drastica diminuzione delle facoltà intellettive sono i sintomi più evidenti. Arrivati a questo punto, riequilibrare il Dosha diventa necessità irrinunciabile. Come? Praticando un adeguato massaggio con gli oli ayurvedici per Pitta.
Se appartenete a Pitta, le cui caratteristiche principali sono caldo e umido, e avete bisogno di ritrovare l’equilibrio, allora dovrete orientarvi su oli rinfrescanti e lenitivi, in grado di spegnere il Fuoco che alimenta questo Dosha.
La pelle di Pitta è solitamente morbida e oleosa, quindi tenetevi alla larga da oli troppo corposi. Un ottimo vettore per veicolare i principi terapeutici degli oli essenziali è l’olio di riso, fluido e leggero, o in alternativa, quello di cocco, particolarmente indicato per la bella stagione. Se poi non avete voglia di recarvi in erboristeria, sappiate che anche il comune olio di girasole assolverà al compito in modo soddisfacente.
Per quanto riguarda gli oli essenziali da sciogliere nel vettore, non c’è dubbio che, come accennato, questi debbano possedere proprietà rinfrescanti e lenitive. Via libera, quindi, alla lavanda, che lavora egregiamente con tutti i chakra, contribuendo al loro riequilibrio. Quest’olio è perfetto per spegnere il Fuoco di Pitta, infondendo all’io un gradevole senso di pacatezza e armonia con il mondo esterno. Inoltre, contribuisce ad insegnare all’individuo Pitta come moderare le sue pulsioni e a modulare l’energia psico-spirituale.
Ma anche l’olio essenziale di menta è un ottimo rimedio. Rinfrescante e rigenerante, stimola la concentrazione e combatte l’affaticamento mentale di cui Pitta, quando non è in equilibrio, soffre frequentemente. Inoltre, in virtù delle sue proprietà antiinfiammatorie e antisettiche, si rivelerà molto utile nei casi in cui lo squilibrio di Pitta dovesse generare irritazioni e arrossamenti cutanei.
Se queste due profumazioni non fanno al caso vostro, sappiate che potrete ricorrere anche alla rosa, al finocchio, al gelsomino e alla camomilla, tutti oli essenziali in grado di rinfrescare e calmare il Dosha Pitta. Basteranno pochi minuti al giorno di massaggio con gli oli giusti, per ritrovare la serenità interiore e un benessere fisico invidiabile.
Grazie a tutti!
Andrea