Il sonno è quel momento della giornata e della vita destinato al riposo e al recupero psico-fisico, di fondamentale importanza per il nostro benessere.
Tanti sostengono che 8 siano le ore necessarie per recuperare appieno, altri sostengono che l’intervallo ideale sia tra 7 e 9; in realtà si dovrebbe poter vivere senza sveglia, assecondando il tempo di recupero di ciascuno di noi, che è soggettivo e dipende anche molto dall’età.
Il sonno non è un qualcosa di così semplice come possiamo pensare…Mentre dormiamo il nostro corpo lavora: non solo muovendosi o russando, ma anche cambiando la frequenza cardiaca e del respiro e l’attività celebrale. Di solito il sonno viene suddiviso in fasi che si ripetono diverse volte nell’arco del periodo di riposo.
Le prime due fasi sono l’addormentamento e il sonno leggero. La prima, va da sé, è il momento in cui ci mettiamo a letto e il corpo inizia a rilassarsi partendo dalla muscolatura volontaria. Dopo di che passiamo al secondo stadio dove perdiamo ancora di più il contatto con gli stimoli esterni e la muscolatura si rilassa maggiormente. Si calcola che passiamo la metà del nostro dormire in questa fase, dove, comunque gli stimoli esterni possono arrivare a svegliarci e a farci avere reazioni pressoché immediate.
Passiamo nel sonno profondo le fasi 3 e 4: sono i momenti in cui l’attività cardiaca si riduce al minimo ed è il momento in cui si può anche parlare nel sonno. Chi soffre di sonnambulismo vive gli episodi in queste fasi. Questi momenti sono più frequenti nella prima metà della notte e possono durare anche un’oretta. Se veniamo svegliati in queste fasi ci sentiamo disorientati, confusi.
La famosa fase Rem è la quinta fase definita come sonno paradossale. È il momento in cui il cervello è più attivo ed è il momento in cui più rischiamo di svegliarci. È la fase in cui sogniamo e se ci svegliamo in questo step ci ricordiamo perfettamente i sogni. La mente lavora come se fossimo svegli e non ci muoviamo solo perché la muscolatura è molto rilassata. Gli occhi si muovono in modo repentino, tant’è che Rem è l’acronimo dell’inglese Rapid Eye Movement. Tanti studiosi sono dell’idea che la fase Rem sia fondamentale per elaborare il vissuto della giornata e per memorizzare esperienze e per aumentare il nostro apprendimento dal quotidiano.
Da questa fase poi si riparte con un nuovo ciclo del sonno.
Un abbraccio!
Elena