Il bello del mondo olistico è che le discipline si possono fondere, unire, rielaborare. Il tutto per capire meglio e per trovare una via ottimale verso il benessere.
E a volte questo accade anche tra discipline lontanissime sia nel tempo che nello spazio. È il caso, ad esempio, della Floriterapia di Bach e della Medicina Tradizionale Cinese.
Edward Bach mise a punto nell’Inghilterra di inizio Novecento un modo nuovo di affrontare problematiche fisiche e caratteriali. Concentrò il suo pensiero sulle emozioni, ne individuò 38, che vanno a caratterizzare noi stessi ma anche solo dei momenti particolari della nostra vita. Secondo il suo pensiero un malessere si manifesta nel momento in cui non siamo in pace con la nostra Anima, con il nostro Vero Io. Andiamo in crisi perché lottiamo – magari anche a livello inconscio – con noi stessi e non ci riconosciamo più.
Bach ha trovato la soluzione nella Natura, scovando 38 Fiori, uno per emozione, in modo da aiutarci a ritrovare l’equilibrio con noi stessi.
Il tutto funziona a livello vibrazionale, ancora più nel sottile rispetto a livello energetico, senza effetti collaterali. Unica avvertenza: funzionano solo se siamo pronti ad accettare un cambiamento in noi stessi.
Che dire? Come presentarla? Siamo di fronte ad una delle mamme di tutto il mondo olistico: definirla teoria energetica è riduttivo. Ma forse, in fondo, è riduttivo cercare di definirla in qualunque modo. Anni, secoli, millenni di studi, mai finiti per cercare di spiegare l’Uomo, la sua anatomia, la sua fisiologia, ma anche la sua psiche e il suo modo di relazionarsi con il mondo. Nella Medicina Tradizionale Cinese troviamo tutto quello che c’è da sapere. Da un punto di vista diverso dal nostro, vero, ma ha una spiegazione per qualsiasi cosa. Anche sull’interior design (se pensiamo al Feng Shui).
Da sempre, da tanti tanti anni prima della nascita di Cristo, la Medicina Tradizionale Cinese parlava di un unico insieme corpo-mente-spirito, mettendo in relazione il nostro benessere sia con la parte fisica che con la parte mentale, emozionale. Andando poi anche oltre, perché qui troviamo che ogni emozione può essere ricondotta alla funzionalità di un Meridiano energetico e, di conseguenza, di un organo.
Non sempre, ma spesso, i nostri malesseri derivano da emozioni, magari represse, magari eccessive.
Ecco, quindi, che per tanti studiosi è venuto spontaneo cercare di creare un ponte tra Cina e Galles, tra antico e moderno. In fondo, se parlano entrambe di emozioni non possono essere poi così distanti tra loro.
Il percorso è appena all’inizio, non tutti lo condividono (i puristi delle materie cercano sempre di non contaminare ed essere contaminati), però è un modo di allargare i confini olistici affascinante.
Vi ho incuriositi?
Se si…ci leggiamo la settimana prossima per entrare più nel dettaglio!
Elena
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Memento:
Ci sono delle situazioni in cui il rimanere nel passato ha una valenza patologica importante, è fondamentale capire quando una situazione è lieve e quando invece occorra affidarci a medici esperti.
Come sempre, come per tutti i Fiori, la Floriterapia è adatta a tutti, non crea interferenze con nessuna cura farmacologica.
Mai e poi mai va a sostituirsi ai consigli e alle prescrizioni del tuo medico!!!