Lo spazio dove eseguiamo il massaggio ha molta importanza nella riuscita di un trattamento.
È una spazio che deve trasmettere tranquillità ed essere accogliente. Un luogo dove uno entri e si senta accolto e a suo agio.
Il luogo dove massaggiamo dovrebbe avere le dimensioni giuste. Non troppo grande, non troppo piccolo. Pensate a ricevere un massaggio in uno stanzino minuscolo o in un open space immenso…in entrambi i casi avvertiremmo disagio. Certamente non siamo tutti fortunati da poter scegliere lo studio perfetto, ma possiamo giocare con dei dettagli per “illudere” sul discorso metri quadri. Una stanza piccola apparirà più grande con una luce mirata, con colori chiari, evitando di aggiungere mobiletti poggia oggetti. Una stanza grande si può rimpicciolire con paraventi, tende a soffitto, un qualcosa che limiti lo spazio dove andremo ad eseguire il trattamento.
Il fattore luce diventa essenziale: troppa luce non permette il rilassamento, ma sono davvero pochi coloro che si rilassano totalmente nella penombra.
Tanto fa anche il tipo di trattamento che eseguiamo: un massaggio sportivo non dà di certo la stessa sensazione di relax di un Lomi Lomi e la luce dovrebbe cambiare di conseguenza, cosa non così difficile se ci pensate bene.
Possiamo fare poco per i rumori che arrivano dall’esterno, ma possiamo scegliere un sottofondo musicale che aiuti il ricevente a rilassarsi. Ne abbiamo di tutti i tipi: rumori bianchi, musica zen, musica relax, musica a 432hz, rumori della natura, campane tibetane… L’importante è che la musica piaccia sia a noi che al nostro ricevente. E anche qui oramai è facile, tutto a portata di click con qualche app!
Stessa cosa vale con le profumazioni…una stanza che sappia di buono è sicuramente rilassante. Ma non a tutti piace lo stesso profumo. Il segreto diventa, quindi, il non esagerare. Ogni tanto un incenso ci sta, ma non accendiamone dieci insieme. Qualche olio essenziale va benissimo, ma non immergiamo il lettino nelle essenze 😉.
Il nostro spazio da massaggio deve parlare di noi operatori, deve essere un posto dove noi massaggiamo bene. È il nostro spazio, che deve parlare di noi. Ma anche qui non esageriamo negli eccessi… deve essere un posto che accolga tutti coloro che entrano, un posto che già da solo faccia venire voglia di tornare.
Come ci insegna il Feng Shui, non riempiamolo troppo: l’energia deve poter fluire! Troppi oggetti non lo permetterebbero.
E così come cambiamo noi come operatori, cresciamo, evolviamo ci sta che anche il nostro spazio si rinnovi! Soprattutto magari in un cambio di stagione che segni l’inizio di un nuovo avvio! Quindi, un pochino come per casa, ci sta qualche cambiamento con l’aria di primavera!
Un sorriso,
Elena