In questo mese di Aprile, concluso da poco, abbiamo avuto qualche giorno di pausa in più rispetto al solito e, stare a casa la domenica, per chi è abituato a fare formazione nei week end e lavorare in studio su settimana, suona strano. Ho avuto modo di riflettere su una cosa che spesso i miei clienti mi ripetono: il fatto di non aver tempo. Perché fatto sta che nei giorni di Pasqua e Pasquetta non è che poi ho combinato qualcosa di chissà che, anche se in mente avevo mille e più progetti. Libri da leggere accumulati da settimane, mesi forse (perché uno ne leggo e 4 ne compro…), progetti da buttare su carta, corsi on line sospesi a metà da portare al dunque… Insomma di cose da fare in mente ne avevo. E poi volevo cucinare, sistemare quello scaffale dimenticato… Tutto lasciato lì, per chissà quale altro giorno futuro di pausa.
Ma il punto è che poi mi sono fermata un attimo a pensare un paio di giorni fa e mi sono detta… ma davvero mi manca il tempo? O lo gestisco solo male? Come ho fatto a trascorre quelle ore senza fare nulla di che? La risposta da una parte mi ha fatto crescere il nervoso dentro, dall’altra mi ha aperto gli occhi.
Riflessione: ci manca davvero il temo o lo spendiamo male? A volte di sicuro arriviamo a sera senza aver concluso molto, ma altre volte mi sa che siamo noi a perderci per strada.
Io mi sono accorta in questi giorni più vacanzieri della quantità di tempo passata, ad esempio, inutilmente sui social. Uno scorrere il video del telefono senza neanche percepire quello che leggevo e vedevo, quasi uno stato di trance meditativo, senza aprire articoli o senza davvero leggere quel che vi era scritto. Immagini, foto, commenti spesso sterili, spesso polemici.
Come dire tempo perso e magari anche qualche mal di pancia inutile a leggere tante cose! Cosi nei giorni seguenti ho provato a fare il conto del tempo perso in niente. Ed è davvero tanto, almeno per me!
E alla fine ti racconti di non avere tempo per fare un po’ di esercizio fisico, per leggere, per fare una telefonata… in realtà il tempo ci sarebbe ma vola via in cose inutili, che non servono a farci crescere come persone, ma neanche a farci star bene.
Perché sia chiaro un po’ di sano ozio ci vuole assolutamente per stare bene, ma che anche l’ozio sia di qualità! 😊
Quel che mi sono prefissata d’ora in poi è di limitare il tempo sui social e in polemiche sterili, senza capo né coda. Lo so che può sembrare strano leggere questo su un blog, ma infatti non dico basta ad internet, che se ben usato altro che risorsa incredibile. Tant’è che meno social, per me vuol dire più informazione reperita on line, più corsi on line, e anche spunti di mondo olistico on line.
Però un on line dove il cervello si abbevera di più, anche perché per chi è sempre fuori casa è comodo avere tutto su un cellulare, senza portarsi dietro libri, quaderni d’appunti e quant’altro.
E nel tempo recuperato ci sta anche la passeggiata, la lezione di yoga, un momento di tai chi e qualche respiro in più. Arrivo a sera più appagata, dove mi sembra di aver concluso di più, senza alla fine essermi persa nulla di che, anzi.
E voi? Avete mai realizzato del tempo perso in qualcosa di poco produttivo anche in termini di riposo o di ricarica fisica e mentale? Provate a calcolarlo e poi… soprattutto! Cambiate abitudini!
Un abbraccio!
Elena