Tempo di piedi scalzi e sandali e tanti si ritrovano con fastidiosi o comunque poco estetici calli. Ma cosa sono esattamente i calli?
I calli sono ispessimenti della pelle, assolutamente non pericolosi, che si formano sulla pianta del piede, tra le dita o sul palmo delle mani a seguito di un attrito o di una pressione continua. Il sinonimo tecnico è ipercheratosi e l’ideale sarebbe non ignorarli, in primis perché dopo un pochetto fanno male e poi perché se trascurati alla lunga possono dar origine a vesciche o anche ad infezioni.
La maggior parte dei calli si formano per attrito, ma ve ne sono altri correlati a malattie o addirittura possono formarsi a causa di un avvelenamento di arsenico (ma per fortuna, appunto, i più arrivano da attrito 😊)
Nel momento in cui sottoponiamo una parte della pelle ad un continuo sfregamento o ad una continua pressione, le cellule della cute cercano un modo di difendersi e vanno ad aumentare i processi di cheratizzazione, che portano ad un inspessimento della pelle. Il callo ha di solito una forma tonda, è secco, ruvido e appare lucido, come se rivestito da cera. Alcuni calli sembrano contenere uno spillo: questo accade quando la parte centrale è più ispessita rispetto al resto.
Possiamo avere calli duri e calli molli. Quelli duri sono tipici delle mani (ne sa qualcosa chi pratica pesi in palestra) o sulla parte plantare. Quelli molli si formano spesso tra le dita dei piedi e sono più “morbidi” o spugnosi a causa del sudore che spesso si crea tra le dita. I calli molli sono quelli che si infettano di più proprio a causa del sudore.
Per la riflessologia plantare e della mano i calli hanno un significato particolare, soprattutto se si riformano sempre nello stesso punto. Diventano un messaggio della nostra cute che cerca di farci capire che qualcosa non funziona come dovrebbe.
Per questo è tanto importante rimuovere il callo, quanto capire il disequilibrio che lo ha creato in modo da risolvere la situazione. Se siete, quindi, tra i tanti che si ritrovano ciclicamente con un callo al solito posto, soprattutto se è dolente, indagate anche sotto l’aspetto della riflessologia e potreste risolvere più di una problematica!
Un abbraccio!
Elena