Se correte tanto o non vi stancate di fare vasche su vasche a rana… avrete già fatto la conoscenza – temo – della bandelletta ileotibiale.
La bandelletta ileotibiale è una banda, per l’appunto, di tessuto connettivo che decorre lungo tutta la parte laterale della coscia fino ad arrivare appena sotto il ginocchio. Funge da ispessimento della fascia lata, collocandosi sotto il derma e va a proteggere e rivestire i muscoli di quella parte della gamba. È l’inserzione tendinea sia del grande gluteo che del tensore della fascia lata; infatti nel suo percorso va a raccogliere i capi terminali di questi muscoli creando una specie di grosso tendine comune.
Ci accorgiamo della sua esistenza quando corriamo o pedaliamo troppo, perché si innesca così un’infiammazione detta la sindrome della bandelletta ileotibiale che comporta un dolore che si concentra soprattutto sulla parte esterna del ginocchio. Questa sindrome viene comunemente detta sindrome del ginocchio del corridore.
La funzione della bandelletta è quella di supportare il grande gluteo nei movimenti di estensione del ginocchio e di dare sostegno al femore, quando siamo in piedi.
In più, permette ruotare lateralmente il ginocchio, lo stabilizza durante la flessione e in tutti quei movimenti che andiamo a fare portando il sollevamento del piede. Entra in gioco come abduttore dell’anca e fa si che il muscolo tensore della fascia lata si fletta e ruoti verso l’interno.
Quando flettiamo ed estendiamo il ginocchio, la bandelletta si muove scorrendo sopra all’epicondilo laterale del femore.
Nel momento in cui pretendiamo troppo dalla bandelletta e la portiamo in sovraccarico, si attiva un processo di infiammazione che porta alla sintomatologia dolorosa di cui dicevamo poco sopra.
Importante diventa, per tanto, eseguire un carico di lavoro corretto, così come allenare i muscoli abduttore dell’anca a cui la bandelletta va a sopperire se questi sono troppo deboli.
Banalità, anche lo stare tanto seduti a gambe incrociate porta all’infiammazione della zona!
Un abbraccio!
Elena