La timidezza per tanti è un pregio,per altri un difetto. A volte può capitare che arrivi da noi in studio una persona che voglia cambiare, limare il suo carattere per apparire meno timida. Partiamo da un presupposto: la timidezza è un difetto? A mio avviso no. Il nostro modo di essere va accettato e amato per come. Ovvio che se questo modo di essere ci crea una problematica, una situazione di malessere, è giusto in qualche modo cercare di correre ai ripari.
Oggi vi voglio raccontare di una ragazza quasi 20enne venuta da me tempo fa proprio perché si classificava come timida e non si trovava a suo agio con le amiche e i compagni di università.
Per sua definizione, lei stava bene per i fatti suoi, non cercava a tutti i costi la conversazione, amava ascoltare. Sia come modo di parlare che di atteggiamento, sembrava più grande della sua età.
Il classico elemento Metallo della medicina tradizionale cinese, per intenderci. Non una timidezza la sua, dal mio punto di vista e dalla sua descrizione, ma quanto più un modo di rapportarsi con il mondo diverso dai coetanei.
A lei ho parlato di teoria energetica e di questo Elemento, facendole notare che proprio per il suo modo di ascoltare e per la velocità in cui afferrava concetti per lei nuovi, era proprio appartenente a livello energetico a questo aspetto.
In un percorso di consulenza,unito a trattamenti di riflessologia plantare, le ho messo in evidenza i suoi pregi e cercato di mostrarle come i suoi difetti fossero, in realtà, solo un modo diverso di vedere le cose.
Le ho consigliato dei Fiori di Bach per lavorare sulla consapevolezza di sé e sull’autostima, in modo che non desse più un peso esagerato alle parole altrui.
Vedersi in un’ottica diversa, capire che esiste una visione energetica che può descrivere al meglio ognuno di noi, l’ha aiutata a rivalutarsi, a vedersi in modo diverso e a capire che la sua alla fine non era neanche timidezza.
Un abbraccio!
Elena